Petsblog Animali domestici FORL nel gatto: causa, sintomi e terapia delle lesioni del colletto gengivale

FORL nel gatto: causa, sintomi e terapia delle lesioni del colletto gengivale

Ecco una malattia molto diffusa nei nostri gatti: parliamo della FORL o malattia da lesioni del colletto gengivale. Andiamo a vedere cause, sintomi e terapia.

FORL nel gatto: causa, sintomi e terapia delle lesioni del colletto gengivale

FORL nel gatto – Direi che praticamente la maggior parte dei nostri gatti soffre di FORL: trattasi delle classiche lesioni del colletto gengivale, note anche con diversi altri nomi assai evocativi del tipo di lesione come lesioni da riassorbimento dentale del gatto, lesioni da riassorbimento odontoclastico o anche erosioni buccocervicali idiopatiche. I nomi sono tanti, ma indicano sempre la stessa patologia. A dire il vero ancora non sono ben note le cause di FORL, andiamo però a vedere le principali ipotesi, cause e terapia.

FORL nel gatto: cause

Come dicevamo non è ben nota la causa di FORL, ma ci sono diverse ipotesi:

  • problemi immunitari che rilasciano sostanze che richiamano gli odontoclasti
  • problemi al metabolismo del calcio
  • alcuni tipi di alimenti (per esempio il rivestimento acido delle crocchette non predispone come fa l’umido allo sviluppo di questa malattia)

Bisogna anche sottolineare come la FORL non abbia nulla a che fare con la carie, fra l’altro cani e gatti non soffrono di carie, di tartaro e placca sì, ma di carie no. Quello che succede in pratica è che odontoclasti e cementoclasti distruggono progressivamente i tessuti dentali. Nelle fasi iniziali ecco che il tessuto dentale viene distrutto e ricostruito, ma progressivamente si finirà col perdere il tessuto radicolare.

FORL nel gatto: sintomi

I sintomi di FORL sono variabili a seconda del gatto, alcuni addirittura non ne manifestano anche in presenza delle lesioni, altri invece possono avere:

  • dolore durante la masticazione e la prensione del cibo
  • anoressia (il gatto ha fame, vuole mangiare, ma ha troppo dolore, quindi rinuncia a mangiare)
  • il gatto fa cadere il cibo di bocca subito dopo averlo preso
  • digrigna i denti o li batte
  • abbattimento
  • disfagia
  • urla di dolore quando mette il cibo in bocca
  • gengivite
  • scialorrea

Il gatto manifesta un fortissimo dolore all’apertura della bocca, spesso da sveglio non si riesce a ispezionare la bocca. Qualora si riuscisse a dare uno sguardo dentro, si vedrebbe un grave quadro infiammatorio accompagnato anche da sanguinamento della gengiva. La FORL è poi stata classifica in quattro stadi:

  • Stadio 1: asintomatico, depressione lieve di smalto e cemento
  • Stadio 2: erosione fino alla dentina, dolore, no coinvolgimento puplare e lesioni alle radici (evidenziabili solamente con radiografie in sedazione)
  • Stadio 3: coinvolgimento del tessuto pulpare, dolore, sanguinamento, riassorbimento della radice
  • Stadio 4: grave riassorbimento, fratture coronali, grave gengivite

La diagnosi viene emessa tramite sospetto clinico durante la visita, ma deve poi essere confermata tramite radiografie in sedazione.

FORL nel gatto: terapia

La terapia della FORL dipende dallo stadio della malattia. Il proprietario deve capire che le lesioni sono progressive e che anche con le opportune terapie non è detto che si riesca a bloccare il processo degenerativo. Spesso i proprietari si oppongono all’estrazione dei denti, non capendo che lo si fa per togliere il dolore al gatto e che continuare a procrastinare il momento dell’estrazione serve solo a prolungare la sofferenza del gatto. Qualsiasi sia la terapia chirurgica che verrà consigliata bisogna riuscire nei limiti del possibile a garantire un minimo di igiene orale nel gatto effettuata a casa dal proprietario in quanto se insorge anche una concomitante malattia parodontale difficilmente si riuscirà a stabilizzare il problema.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | barbourians

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