Petsblog Cani Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: cause e cosa fare

Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: cause e cosa fare

Quali sono le carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane? Ecco le principali cause e cosa fare.

Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: cause e cosa fare

Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane – Quando pensiamo a disturbi della coagulazione nel cane, pensiamo subito all’avvelenamento da rodenticidi o veleno per topi. Tuttavia ci sono anche delle carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: si tratta di patologie relativamente frequenti nel cane, mentre sono rarissime nel gatto, per questo motivo parliamo di questa patologia con particolare riferimento al cane. Ma anche nel cane non è che si vedano con tutta questa frequenza, però possono capitare.

Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: cause

Le principali carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane sono:

  • Fattore I o ipofibrinogemia o disfibrinogemia (tipica del San Bernardo e del Borzoi)
  • Fattore II o ipoprotrombinemia (tipica del Boxer)
  • Fattore VII o ipoproconvertinemia (tipica del Beagle e dell’Alaskan Malamute)
  • Fattore VIII o Emofilia A (parecchie razze)
  • Fattore IX o Emofilia B (parecchie razze di cani; colpisce anche i gatti europei a pelo corto e il British a pelo corto)
  • Fattore X o gene di Stuart-Power (tipica del Cocker Spaniel)
  • Fattore XI o Emofilia C (tipica dello Springer Spaniel, del Cane dei Pirenei e del Kerry Blue Terrier)
  • Fattore XII o Fattore di Hageman (molte razze di cani e gatti)
  • Fattore di Von Willwbrand o Malattia di Von Willebrand (molte razze fra cui Bovaro del Bernese, Dobermann, Manchester Terrier, Corgi, Barboncino, Scottish Terrier e Pastore delle Shetland)

I sintomi di tutte queste carenze congenite sono riferibili a ematomi spontanei, versamenti endocavitari emorragici, mentre sono assenti petecchie e ecchimosi. Spesso i soggetti portatori sono asintomatici, mentre particolarmente grave è la carenza di Fattore XI in quanto può provocare emorragie mortali a distanza di 24-36 ore dagli interventi chirurgici.

Carenze congenite dei fattori della coagulazione nel cane: cosa fare

Ecco, il problema è che se c’è una carenza congenita di questi fattori non è che si possa fare molto. Prima di tutto la diagnosi: se c’è un’emorragia e i tempi di PT, APTT e gli altri parametri indicano che non è il solito problema di avvelenamento da rodenticidi, bisogna effettuare esami del sangue particolari per scoprire la carenza di uno o più dei fattori sopra indicati. Solo che una volta appurato il problema non si possono sostituire questi fattori assenti.

Bisogna tenere sotto stretto controllo il cane, per evitare ematomi e lesioni che provocano emorragie, quindi passeggiate al guinzaglio, limitare al minimo i rischi di traumi, limitare l’esercizio fisico.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | nickimm

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Antibiotici: quali sono gli effetti collaterali?
Cani

Gli antibiotici sono farmaci che uccidono o inibiscono la crescita dei batteri e vengono somministrati per via orale o parenterale per trattare le infezioni batteriche anche nei cani e nei gatti. Tuttavia, l’uso eccessivo o improprio degli antibiotici può portare a problemi e a effetti collaterali indesiderati. In questo articolo vengono esplorati l’uso degli antibiotici nei cani e nei gatti, fornendo informazioni su come utilizzarli in modo sicuro ed efficace.