Petsblog Cani Qual è la frequenza di Dipylidium caninum nelle pulci di cani e gatti?

Qual è la frequenza di Dipylidium caninum nelle pulci di cani e gatti?

Uno studio ha preso in esame la frequenza di presenza del Dipylidium caninum (tenia) nelle pulci di cani e gatti in Europa.

Qual è la frequenza di Dipylidium caninum nelle pulci di cani e gatti?

Dipylidium caninum – Parliamo ancora una volta di tenia nel cane e nel gatto, questa volta andando a vedere uno studio che ci parla della prevalenza di Dipylidium caninum nelle pulci di cani e gatti in Europa. Lo studio in questione si intitola “Occurrence of Dipylidium caninum in fleas from client-owned cats and dogs in Europe using a new PCR detection assay”, Beugnet F et al. Vet Parasitol. 2014 Sep 15; 205 (1-2): 300-6: andiamo dunque a vedere i risultati di questa ricerca. Il che magari forse vi convincerà ad applicare regolarmente l’antipulci al cane e gatto visto che il Dipylidium caninum lo prendono dalle pulci.

Presenza del Dipylidium caninum nelle pulci di cani e gatti in Europa

Il problema delle pulci della specie Ctenocephalides non è solamente quello del fatto che infestano spesso e volentieri i nostri cani e gatti (perché si sa, un antipulci è per sempre: lo metti una volta e per i prossimi dieci mesi protegge cane e gatto da pulci, grandine e pioggia di meteoriti… l’ironia è voluta), ma anche che spesso ospitano le tenie del genere Dipylidium caninum. In realtà è difficile stabilire quanto questo tipo di tenia sia presente in cani e gatti visto che l’esame delle feci ha bassa sensibilità per esso (in pratica sono frequenti i falsi negativi).

Tuttavia c’è un test PCR in grado di identificare il DNA di Dipylidium caninum nella pulce ed è stato usato su 5529 pulci del genere Ctenocephalides: 2701 Ctenocephalides felis fra cui 1969 prese da 435 gatti e 732 da 178 cani e 2828 Ctenocephalides canis prese da 396 cani.

I risultati dello studio hanno dimostrato che il 4,37% dei gatti aveva una popolazione di pulci infestata a sua volta da Dipylidium caninum (delle 1969 pulci C. Felis il 2.23% aveva il Dipylidium). Per quanto riguarda i cani, il 9.1% era infestato da pulci contenenti il Dipylidium, quindi un valore più alto rispetto al gatto. Inoltre si è anche visto che il 3.1% di C. Canis conteneva il Dipylidium.

Cosa vuol dire?

I dati mettono in luce come ci fosse almeno una pulce positiva a Dipylidium caninum per campione, il che vuole dire un tasso di infestazione variabile dal 3 al 100% con una media del 19.7%, il che spiega perché cani e gatti si reinfestino frequentemente con la tenia anche se vivono in casa.

Questo vuol dire applicare regolarmente l’antipulci con la frequenza prescritta dal vostro veterinario, onde evitare di avere cani e gatti sommersi da pulci, con dermatiti da allergia al morso da pulce e infestazioni da tenia che si potevano tranquillamente evitare se applicato regolarmente l’antiparassitario.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | fruey

Via | Veterinary Parasitology

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