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Tartarughe: la ritenzione del sacco vitellino nelle baby

Parliamo di cause e cosa fare in caso di ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe neonate.

Tartarughe: la ritenzione del sacco vitellino nelle baby

Ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe – Se avete delle tartarughe e allevate delle baby è possibile che vi sia capitato di vedere un problema relativo alla ritenzione del sacco vitellino. Se non vi è capitato, meglio, però conviene sapere di cosa si tratta e cosa fare per evitare soprattutto di peggiorare la situazione: se non trattato correttamente la situazione può degenerare fino a portare a morte la piccola tartaruga. Andiamo dunque a vedere cause e cosa fare in caso di ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe neonate.

Ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe: cause e presentazione

Talvolta capita che quando si schiudono le uova delle baby tartarughe si noti una massa più o meno grande attaccata al centro del piastrone. Quello è il sacco vitellino della tartaruga che non è stato correttamente riassorbito mentre la tartaruga era ancora nell’uovo. Per svilupparsi l’embrione della tartaruga all’interno dell’uovo ha bisogno del tuorlo che si trova dentro al sacco vitellino. La tartaruga assume il contenuto tramite il cordone ombelicale.

Normalmente il sacco vitellino dovrebbe essere del tutto riassorbito nella cavità celomatica (cavità unica presente nei rettili al posto della cavità toracica e addominale dei mammiferi) prima della schiusa. Solo che in alcuni casi questo sacco vitellino rimane anche dopo che la schiusa è avvenuta. Quando questo succede vedete per l’appunto una massa attaccata sul piastrone della tartaruga.

Ritenzione del sacco vitellino nelle tartarughe: cosa fare?

La prima cosa da fare è mettere subito in sicurezza la tartaruga e il sacco vitellino, prima che si ferisca, si secchi e vada in necrosi. Quello che si fa è mettere la baby in un ambiente pulito e sterile, possibilmente su un substrato morbido e inumidito (molti lo costruiscono da sé con un contenitore delle uova riempito di carta inumidita su cui poggiano la tartaruga in modo che il sacco vitellino poggi sul morbido e sia sostenuto). E’ importante la pulizia più assoluta per evitare infezioni del sacco vitellino e del cordone ombelicale note come onfaliti.

Bisogna tenere così la tartaruga fino a quando il sacco non si stacca. Occhio a non far seccare il substrato e attenzione anche che il sacco vitellino non si appiccichi al fondo: se accade e la tartaruga si muove, si lacera il sacco vitellino e la tartaruga rischia di morire. Nel caso il sacco vitellino non dovesse staccarsi entro pochi giorni, se ha colorazioni anomale, secrezioni strane o puzza, allora dovete portare subito la tartaruga da un veterinario esperto di esotici: probabilmente è necessario disinfettare la zona, fare terapia antibiotica e nei casi gravi asportare chirugicamente il sacco vitellino che non si è staccato.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | pasukaru76

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