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Ho un coniglio viziato: faccio il suo bene?

Molti affermano di avere un coniglio viziato: ma gli fa bene esserlo?

Ho un coniglio viziato: faccio il suo bene?

In molti affermano di avere un coniglio viziato: questo per sottolineare spesso il fatto che mangi solo determinate cose, che abbia solo alcune preferenze in fatto di movimento, o “faccia le scene” quando ad esempio deve essere messo in un trasportino, infine sono sempre numerosissime le difficoltà a dagli le medicine. Talvolta ho perfino letto che i vaccini sono stati rimandati poichè il coniglio non si faceva prendere e, in conseguenza, non poteva essere portato dal veterinario.

Ora, scherzi a parte, in casa non comanda il coniglio (nel mio caso sì, ma è un re buono e educato, nonchè rispettoso della sua bipede), in conseguenza sta a noi occuparci di lui, dei suoi bisogni e di provvedere a tutto quel che è un bene per lui.

Partiamo dall’alimentazione: dare solo il tipo di verdura che mangia il coniglio non va bene. Spesso ci si riduce a dare abbondanza di carote (che non fanno bene poichè zuccherine) e pellet in quntità (altro errore, visto che il pellet è giusto un premietto e non un alimento base del coniglio). Il coniglio va abituato a mangiare tutto ciò di cui necessita, verdure fibrose in primis, ossia sedano e finocchio. Se il coniglio non assaggia provate di tutto, a tagliare le verdure a dadini o perfino ad accostargliele alla bocca così che le assaggi. Non è possibile trascorrere tutta la vita senza mangiare le verdure che favoriscono la motilità intestinale.

Passando a medicine, medicinali, veterinario e inseguimenti vari per casa per catturare il ribelle che non vuol farsi rinchiudere: bè, fatevene una ragione, va fatto. Io ricordo con amore quando il mio coniglietto Momo è stato castrato: i primi giorni eravamo in due ad inseguirlo con la siringa dei medicinali e ci abbiamo messo letteralmente un’ora a infilargli la siringa in bocca per fargli prendere, nell’ordine, antibiotico e antinfiammatorio. Poi piano piano i tempi sono calati, abbiamo preso la mando nel somministrere le medicine, e il coniglietto si è rassegnato al fatto che COMUNQUE con delicatezza ma con estrema fermezza lo avremmo comunque preso e gli avremmo comunque dato i medicinali. Inoltre, non ci crederete, ma l’animale si rende conto che gli state facendo del bene e, sebbene le prime volte possa ringhiare o scalciare, poi capirà che siete voi che lo avete curato e accudito e rafforzerà il legame di affetto con voi.

Detto ciò, non giustificate dei comportamenti potenzialmente dannosi per il coniglio nascondendovi dietro a questo “è viziato” poichè spesso non state facendo il suo bene.

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