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Come educare un cucciolo di cane

Qualche consiglio su come educare un cucciolo di cane: cosa fare e cosa non fare.

Come educare un cucciolo di cane

Come educare un cucciolo di cane: è una domanda che viene posta spesso dai neo-propietari di cani. Il problema è che nel 99% dei casi viene posta quando ormai il cane è in casa da settimane e ha preso tutte le peggiori abitudini possibili e immaginabili. Quindi subito il primo consiglio: ci si informa su come educare il cane prima che entri in casa, non dopo quando ormai ha già cominciato a combinare guai portandovi sull’orlo di una crisi di nervi. Come ci si informa? Si comincia comprando libri che parlano dell’educazione del cucciolo e ci si rivolge agli esperti del settore, gli educatori cinofili. Adesso andiamo a vedere alcuni concetti relativi all’educazione del cane.

Come educare un cucciolo di cane: coerenza e costanza

La prima cosa da tenere a mente è che ci vuole coerenza e costanza per educare un cucciolo di cane. Coerenza vuol dire educare il cane dandogli sempre gli stessi insegnamenti, non cambiandoli a seconda di come ci sta comodo. Un esempio è insegnare al cucciolo dove sporcare: un cucciolo di cane, secondo molti proprietari, deve imparare a farla in passeggiata quando hanno tempo di portarceli, ma deve anche imparare che quando non hanno tempo devono farla sulla traversina. E magari che devono farla in quell’angolo di giardino e su quel tappetino, ma non sul tappeto. Questa non è coerenza, ma confusione, caos. In questo caso il cane deve imparare a farla o sempre in passeggiata o sempre fuori.

Coerenza vuol anche dire che tutti in casa devono insegnare al cane la stessa cosa. Se io insegno al cane che non deve mendicare a tavola, un altro membro della famiglia non può dare al cane del cibo dalla tavola perché vanifica tutto quello che stiamo insegnando al cane.

Costanza vuol dire che ci va tempo e pazienza per educare un cane. Un cane non può imparare a comportarsi come si deve se le nostre lezioni di educazione consistono solamente nello sgridarlo quando fa qualcosa che non deve o insegnargli cosa deve fare in cinque minuti rubati fra il rientro dal lavoro e l’uscita con gli amici.

Come educare un cucciolo di cane: quando iniziare la sua educazione e quanto dura

L’educazione del cane inizia nel momento in cui il cucciolo mette piede in casa e termina solamente quando il cane non ci sarà più, si spera fra molti e molti anni. Molte persone sono convinte che un cucciolo sia troppo piccolo per imparare e lo lasciano allo stato brado per mesi, salvo poi stupirsi a sei mesi di avere un cane ingestibile e di non riuscire più a tenerlo sotto controllo. Questo perché in molti confondono l’educazione con l’addestramento. L’educazione è insegnare al cane come comportarsi in condizioni normali, insegnargli il Seduto, Resta, Fermo… queste sono le basi. Poi per l’addestramento magari nell’insegnare al cane particolari comandi o se magari ci si ritrova davanti a cani problematici, ecco che vengono in aiuto educatori cinofili e veterinari comportamentalisti.

Questo perché se si arriva a chiedere aiuto, vuol dire che da soli si è già provato a fare qualcosa e questo qualcosa non ha funzionato o ha peggiorato la situazione. E in questi casi ci va un esperto, come sempre quando c’è un problema.

Per quanto riguarda la durata dell’educazione, è una cosa continua. Non è che si insegna al cane a fare il seduto in dieci comode e veloci lezioni e poi il cane deve ricordarsele vita natural durante fino a quando avrà venti anni. Anche noi abbiamo bisogno di ripetere costantemente le cose che impariamo, altrimenti dopo un po’ ce le scordiamo. E per i cani è lo stesso.

Come educare un cucciolo di cane: non solo coccole

Un altro grande problema è che molte persone confondo l’educare il cane col coccolarlo. Dire a un cane quanto è bello, bravo, carino, fargli continuamente pat pat sulla testa senza motivo non è educare il cane. Il cane va coccolato il giusto, senza esagerare, ma va anche educato. Il che vuol dire insegnare al cane ad essere manipolato sin da cucciolo: toccategli le orecchie, controllategli la pancia, apritegli la bocca, fate sin da cucciolo tutte quelle manipolazioni che poi torneranno utili nella vita da adulto.

Come educare un cucciolo di cane: cosa fare appena il cane arriva a casa

Quando decidete di prendere con voi un cucciolo di cane, non fatelo entrare subito in casa. Prima fategli fare un giretto intorno a casa, in modo che impari a riconoscere i dintorni. Quando poi comincia ad essere stanco, si torna a casa. Il primo a entrare in casa deve essere il proprietario: il cucciolo deve aspettare che il proprietario sia entrato e che lo inviti ad entrare prima di varcare la soglia, in modo che cominci sin da subito a capire chi è il capobranco in casa.

Poi gli si fa esplorare la casa una stanza per volta, sempre entrando per primi e invitandolo ad entrare. Per ultima si lascia la zona della cuccia, si invita il cane ad annusarla e a giocarci se vuole, lasciandolo tranquillo durante questa fase esplorativa, in modo da non distrarlo (e i cuccioli si distraggono già da soli a sufficienza). Ricordatevi anche di fargli vedere la zona dove dovrà sporcare, collocata non appiccicata alla zona nanna o alla zona cibo, ma neanche dall’altro capo della casa dove il cucciolo non arriverà mai in tempo.

Soprattutto nelle prime settimane, non cedete alla tentazione di tenere il cucciolo sempre in braccio e non coccolatelo di continuo: è ovvio che lui sarà il cuore della casa, solo che non deve saperlo.

Come educare un cucciolo di cane: principali errori

Avevamo già parlato dei principali errori commessi nell’educazione del cucciolo in un articolo apposito, qui riassumiamo i principali:

  1. coccolare troppo il cucciolo: ne abbiamo già abbondantemente parlato, semplicemente ricordate che non deve imparare ad essere un principino viziato che ad ogni guaito viene soddisfatto. E gli dobbiamo lasciare i suoi spazi onde evitare di creare pericolosi problemi di iper attaccamento
  2. accorrere ad ogni suoi pianto: se il cane piange, per qualsiasi motivo e voi accorrete subito, il cane ha imparato che al suo pianto segue la soddisfazione dei suoi desideri, per cui avrete insegnato al cane a piangere o abbaiare per ottenere ciò che vuole. In questa categoria rientra il pianto notturno: si ignora del tutto il cane, se volete controllarlo, fatelo nel momento in cui non piange
  3. farlo dormire sul letto o salire sui divani: il capobranco sta in alto, i gregari in basso. Se fate salire in alto il cane, gli insegnate ad essere il capobranco e lui crescendo si comporterà di conseguenza: vi ringhierà, non si farà toccare quando non ne ha voglia, vi morderà quando gli metterete il guinzaglio o cercherete di farlo scendere…
  4. non si lascia la ciotola sempre piena: siete voi a decidere quando e cosa deve mangiare il cane, non è lui che deve avere il controllo sul cibo. Come corollario, c’è la questione della pappa condita. Il cane non mangia e voi cosa fate? Davanti a lui, appena smesso il capriccio perché non vuole mangiare, gli cambiate tipo di cibo o lo condite. E’ sbagliato, il cane ha imparato che se fa i capricci ottiene qualcosa di più buono. In questo caso il cane salta quel pasto e al successivo gli date la ciotola già condita, in modo che la cosa parta da voi e non da lui
  5. tenerlo sempre chiuso in casa: d’accordo il piano vaccinale, ma soprattutto i primi tre mesi sono fondamentali per l’educazione del cane. Se non viene mai sottoposto a stimoli diversi, non imparerà a reagire correttamente ad essi e da adulto svilupperà problemi comportamentali di vario tipo

Foto | 31054966@N07

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