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Terapie per via orale nel gatto: spesso i proprietari sono in difficoltà

Uno studio ha messo in luce le notevoli difficoltà dei proprietari nel dare farmaci per bocca ai gatti. Il che vuol dire terapie non fatte e gatti non curati.

Terapie per via orale nel gatto: spesso i proprietari sono in difficoltà

Terapia per via orale nel gatto: l’incubo dei proprietari. Che a volte sia difficile dare farmaci per bocca ai gatti è un dato di fatto. Sono pochi i gatti che si fanno spalancare da bravi la bocca, che aspettano che miri al centro della gola, che non ti respingono con la lingua in stile Buffon le pasticche che tu hai lanciato dentro e che non ti staccano a morsi le dita quando cerchi di fargli prendere le pastiglie (e non dimenticate le zampe, se per caso riuscite a scampare ai denti, vi ritroverete segni di artigliate ovunque). Adesso uno studio di ribadisce questo discorso, aggiungendo anche alcune interessanti informazioni.

La dura vita del martire: dare le compresse per bocca al gatto

Lo studio in questione aveva come titolo “Difficulties in administration of oral medication formulations to pet cats: an e-survey of cat owners”, Sivén M, et al. Vet Rec. 2016 Dec 1. In pratica ha valutato tutti i problemi che i proprietari di gatti riscontrano nel dare per bocca ai loro felini domestici delle compresse o comunque dei farmaci per via orale.

Ai proprietari veniva dove venivano chieste loro informazioni sul tipo di farmaci dati per via orale, sulla formulazione e sull’esito di tali somministrazioni. I dati ricavati sono stati abbastanza sconfortanti: circa un quarto delle terapie prescritte non veniva fornito perché i proprietari non riuscivano a darele giuste dosi di medicinali ai gatti.

Si è anche visto che i farmaci registrati per gatti avevano un’appetibilità maggiore rispetto a quelli delle altre specie, mentre i gatti preferivano nettamente le medicine in formulazione liquida. Solamente che, a fronte di questo dato, la maggior parte dei proprietari preferiva comunque provare a dare ai gatti medicine in formulazione solida, pochissimi sceglievano quelle liquide.

Cosa vuol dire?

Lo studio ha messo in luce non solo come i gatti preferiscano un determinato tipo di formulazione, mentre i proprietari vogliono sempre darne uno che loro non gradiscono (anche se qui spezzo una lancia in favore dei proprietari: sono pochissimi i farmaci in formulazioni liquide per i gatti, la maggior parte sono in compresse, quindi hanno poca scelta a dire il vero), ma anche come questa difficoltà faccia sì che in realtà molti gatti semplicemente non vengano curati.

Se infatti il gatto ha un problema, il veterinario prescrive un farmaco, ma il proprietario non riesce a darlo al micio, il gatto continuerà ad essere malato esattamente come prima che andasse dal veterinario e questo perché in realtà i farmaci non li ha presi o non ne ha prese le dosi giuste.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Via | Veterinary Record

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