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Burmese: carattere e comportamento dal veterinario

Qual è il carattere del gatto di razza Burmese? E qual è il suo comportamento dal veterinario?

Burmese: carattere e comportamento dal veterinario

Conoscete i gatti di razza Burmese? Ammetto che anche in ambulatorio non è facile vederli, a meno di non seguire proprio un allevatore di tale razza felina. Non si conosce esattamente l’origine di questa razza, si presume che i suoi antenati siano gatti dal pelo marrone e lucido chiamati Sulapak o Thon Daeg, questo almeno secondo alcuni documenti antecedenti il 1700. La prima certezza arriva nel 1930 quando l’americano James Thompspm portò da Rangoon a San Francisco una gatta femmina che sembrava uno strano Siamese marrone. Alle mostre non ottenne molto successo, ma successivi incroci con Siamesi chocolat point e svariati reincroci produssero quella che è la razza Burmese.

La colorazione particolare del Burmese è dovuta al gene burmese. Venne riconosciuta come razza ufficialmente al CFA nel 1936, anche se partecipò ai campionati solamente nel 1953. Adesso ci sono Burmesi un po’ in tutto il mondo e, oltre al colore marrone iniziale, se ne sono aggiunti altri: cioccolato, rosso, crema, fulvo, cannella, tortie, blu e lilla. Altra chicca: il Burmese è stato usato per creare la razza Burmilla.

Burmese: carattere

Prima di tutto se prendete un Burmese, dovete sapere che è un gatto tendenzialmente longevo, molti esemplari arrivano tranquillamente ai 18 anni di vita. Come carattere, il Burmese si presenta come un gatto molto dolce e coccolone, che tende ad affezionarsi molto al proprietario. I Burmese adorano le coccole e seguono il loro padrone ovunque.

Vogliono essere coccolati e vogliono giocare tutti i giorni, non sono gatti che amano essere lasciati da soli troppo a lungo. Per questo motivo il Burmese non è indicato per chi trascorre molte ore fuori casa.

Di solito sono socievoli con gli altri gatti e tendono ad essere amichevoli anche con i cani, anche se molto dipende dal carattere del singolo individuo e del relativo cane. Si adattano bene anche a vivere con i bambini perché sono dolci e tranquilli, però vogliono giocare e sono molto intelligenti.

Burmese: comportamento dal veterinario

Questa volta mi è difficile dirvi come si comporta il Burmese dal veterinario perché ne ho visti solo un paio, in Italia come razza non è molto diffusa. Quelli che ho visto erano piuttosto dolci e curiosi, si facevano coccolare e manipolare, anche se la loro curiosità a volte li porta a non stare troppo fermi durante la visita clinica. Ma in generale non si sono mostrati troppo aggressivi, anche se con i gatti la certezza non c’è mai.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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