Petsblog Novità Nuotare con i delfini in Italia: il Tar lo vieta, la vittoria della LAV

Nuotare con i delfini in Italia: il Tar lo vieta, la vittoria della LAV

La LAV vince la battaglia in tribunale contro Zoomarine: non si potrà nuotare con i delfini.

Nuotare con i delfini in Italia: il Tar lo vieta, la vittoria della LAV

Nuotare con i delfini in Italia? Potrebbe non essere più facile come lo è stato fino a pochi giorni fa. Almeno secondo l’ultima sentenza del Tar del Lazio, che di fatto reintroduce il divieto di nuoto con i delfini nei delfinari. I giudici hanno dato ragione alle motivazioni giuridiche ed etiche che la LAV ha sempre portato avanti, senza successo, dialogando per un anno e mezzo con i Ministeri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche agricole, che avevano dato il loro consenso a far nuotare nei delfinari il pubblico con i delfini.

Di fatto la sentenza del Tribunale amministrativo, che porta la data del 10 maggio 2019, cancella Decreto-deroga firmato il 20 dicembre 2017 dal Ministro dell’Ambiente Galletti, insieme al Ministro della Salute Lorenzin e con il Ministro delle Politiche Agricole, Martina, vigente fino a ieri anche per volontà dell’attuale Ministro delle Politiche agricole, Centinaio.

Tutti gli istituti scientifici dei ministeri avevano dato pareri negativi sul decreto, visto dalle associazioni animaliste come un regalo ai delfinari, perché ha rimosso il divieto di nuotare nella stessa vasca con i delfini. Nascondendosi dietro finalità di “educazione e sensibilizzazione del pubblico in materia di conservazione della biodiversità con i delfini”. In realtà era tutto fatto, secondo quanto riportato dalla LAV, per favorire

l’aumento di spettatori e il conseguente ricavo economico. Senza considerare le conseguenze sugli animali: nuotare con il pubblico, infatti, è un’attività che produce ulteriore stress ai delfini, già detenuti in spazi limitati e costretti ad esibirsi in spettacoli con salti e piroette, accompagnati da musica ad altissimo volume.

Da oggi in poi, con la sentenza del Tar del Lazio, non si potrà più fare.

Foto Pixabay

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