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Abituare il gatto alla sabbietta e qual è la migliore da scegliere

Uno degli argomenti che più interessano i proprietari di gatti è la sabbietta più adatta da usare nella lettiera del proprio micio. Ci sono interi dibattiti in merito fra proprietari, su quale sia la migliore e la più salubre da utilizzare. In realtà, possiamo disquisire parecchio di questo argomento, ma dobbiamo considerare una cosa: noi possiamo scegliere la sabbia perfetta, ma sarà poi il gatto a dirci se la gradisce o meno.

Abituare il gatto alla sabbietta e qual è la migliore da scegliere

Cominceremo parlando di come abituare il gatto alla sabbietta e all’uso della lettiera e poi andremo a vedere quali sono i diversi tipi di lettiera che possiamo scegliere di adottare. Preferenze del gatto permettendo.

Educare il gatto alla sabbietta

In linea generale, il gatto è un animale molto pulito: sin da piccoli, hanno un istinto innato che li guida a sporcare nella lettiera. Questo a patto che la sabbietta sia posizionata abbastanza vicino a lui: è ovvio che se la cuccia del gatto è a un capo della casa e la lettiera all’altro, non ce la farà ad arrivare in tempo. Ecco alcuni consigli veloci su come abituare il gatto alla lettiera:

  • mettete la lettiera in un posto facilmente raggiungibile, non rumoroso e abbastanza appartato (quindi magari non in mezzo all’ingresso o vicino alla lavatrice)
  • appena arriva il gatto in casa, fategli subito vedere dove si trova la lettiera e la strada da percorrere per arrivarvi
  • mettetelo dentro la lettiera e grattate un pochino col dito in modo da far capire al gatto cosa deve fare. Se dopo una prima prova, non la usa, non sgridatelo: finirebbe per spaventarsi. Continuate a metterlo dentro nei momenti critici: i gattini sporcano appena svegli, dopo aver mangiato, quando cominciano a miagolare innervositi e a girare in tondo
  • pulire più che bene il luogo dove il gatto ha sporcato in maniera indesiderata: il micio tende a tornare dove sente l’odore della sua urina. Sfruttate però questo fatto a vostro vantaggio: sporcate leggermente la sabbietta con un po’ di urina e di feci, in modo che assuma l’odore giusto
  • ricordatevi che una lettiera basta appena per due gatti, se ce ne sono di più che condividono lo stesso ambiente dovrete adottare più lettiere. E se avete una casa molto grande, su più livelli, dovrete posizionare più lettiere
  • mai mettere la lettiera vicino al cibo: il gatto sporca lontano da dove mangia
  • la lettiera, anche quella agglomerante, va cambiata frequentemente. Batteri se ne formano comunque e il gatto ama sporcare nel pulito
  • non usate lettiere troppo piccole: i gatti amano avere uno spazio ampio per sporcare. E se il gatto è anziano, prendete una lettiera a sponde basse per fare in modo che sia più facile entrarvi dentro

Tipi di sabbietta

Cat litter

Veniamo ora all’annosa questione: quale tipo di sabbietta usare per il gatto? Premetto che normalmente non consiglio quelle agglomeranti, per un semplice motivo: diventa una comoda scusa per cambiarla poco frequentemente cosa che, personalmente non approvo. La lettiera, di qualsiasi tipo essa sia, va cambiata con regolarità: in questo modo garantiamo una maggior igiene ai nostri amici felini. Qualcuno è arrivato a propormi una lettiera che si cambia integralmente una volta ogni sei mesi: provate voi a lavare bene il vostro bagno una volta ogni sei mesi e poi mi dite!

Esistono diversi tipi di sabbietta per il gatto: abbiamo lettiere che formano grumi e lettiere che non
li formano. Le lettiere del primo tipo di solito sono formate da granelli di argilla che, quando raggiunti dall’urinai, si agglomerano e catturano il liquido in un grumo. Vediamole nel dettaglio:

  1. lettiera agglomerante: come ho detto, si tratta di un particolare tipo di sabbietta formata da argilla, di solito la bentonite, che una volta raggiunta da un liquido lo assorbe del tutto e non lo cede più, formando la classica pallina facile da eliminare. La bentonite è una roccia vulcanica, grigiastra. La si può buttare tranquillamente nel compost organico. Ne esistono anche di molto leggere derivanti dalla lavorazione del mais e dell’orzo, ovviamente si usano gli scarti: non fanno polvere, ma costano parecchio
  2. lettiera classica: non forma grumi, è formata da minerali naturali come la sepiolite o attapulgite o ancora da composti minerali di leghe di calcio, calcare o silicati. In particolare la sepiolite è di origine sedimentaria, è un’argilla porosa, rossastra, leggera

In linea generale, lettiere di buona qualità sono quelle non troppo polverose (fattore che potrebbe scatenare crisi di asma felina in soggetti predisposti) e soprattutto non sbiancate con sostanze cancerogene o che contengano amianto. Inoltre la lettiera ideale deve essere in grado di trattenere almeno in parte l’odore dell’urina. La dimensione dei granuli non influisce sulla qualità, ma solo sull’apprezzamento del micio: ci sono gatti che vogliono i granuli piccoli, altri che li vogliono grossi. Eviterei invece le lettiere profumate, sempre per il discorso dei rischi connessi all’asma felina.

Ribadisco l’importanza di cambiare spesso la lettiera: troppi proprietari arrivano lamentandosi di eliminazioni improprie del proprio gatto, perfettamente in salute e poi scava, scava si scopre che la lettiera viene cambiata integralmente una volta al mese e via dicendo. Ah, le feci vanno tolte subito dalla lettiera, per quanto agglomerante sia: voi dopo quanto tempo eliminate i vostri escrementi dal water?

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Jon_a_RossWolfsavard

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