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Quale tono di voce usare con i cani?

Per comunicare con il cane sono importanti anche il tono della voce e la postura

Quale tono di voce usare con i cani?


Sappiamo che i nostri cani capiscono un numero limitato di parole umane. Possiamo comunicare, però, con i nostri amici pelosi anche modulando il tono della nostra voce e assumendo una determinata postura del corpo. È importante associare alle parole il giusto tono di voce:

  • tono acuto (alto): si tratta di un tono molto vicino ai suoi che emettono i cuccioli; lo si deve usare per invitare e motivare (“vieni”, “andiamo”). È inutile dare ordini perentori (“seduto”, “terra”, “resta”) alzando il tono di voce e raggiungendo tonalità acute: per il cagnolone usate lo stesso tono dei cuccioli e un cane adulto non ubbidirà mai a un cucciolo;
  • tono strutturale (normale e risoluto): corrisponde al tono usato da Fido per abbaiare ed è quindi il tono ideale per impartire ordini; bisogna essere fermi e determinati, senza alzare il volume e urlare (non serve a nulla gridare ai cani, al contrario è fondamentale l’assertività);
  • tono basso: ricorda il borbottio della mamma e quindi può essere usato per disapprovare o avvertire (come a dire: “Ora basta!”).

Importante è, poi, la postura che si assume: soprattutto se abbiamo a che fare con i cuccioli è bene abbassarsi alla loro altezza così possono sentirsi più tranquilli.

Infine bisogna ricordarsi di essere determinati ma mai sgarbati, bisogna avere pazienza se il cane non capisce subito l’ordine che gli si dà e, comunque, quando gli si dà l’ordine è importante ricompensarlo con coccole (e magari qualche ghiottoneria).

Foto | Flickr

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