Petsblog Novità Informazione Cani che fiutano i tumori, la nuova modalità di diagnosi verrà sperimentata in Italia

Cani che fiutano i tumori, la nuova modalità di diagnosi verrà sperimentata in Italia

L'infallibile fiuto dei cani al servizio della medicina.

Cani che fiutano i tumori, la nuova modalità di diagnosi verrà sperimentata in Italia


I nostri cani ci aiutano contro la depressione, mettendoci di buonumore e trasmettendoci calore, contro l’obesità e le malattie correlate, perché ci fanno fare movimento tutti i giorni quando li portiamo fuori e ci giochiamo. Inoltre, aiutano gli anziani a sentirsi meno soli ed a mantenersi lucidi, ritardando il declino cognitivo all’origine della demenza e del Morbo di Alzheimer. Di recente è stato appurato che i pets, non solo i cani, sono un toccasana per il cuore e contro le malattie croniche.

Negli ultimi anni si è anche scoperto che i cani, con il loro infallibile fiuto, sono in grado di diagnosticare i tumori. Un modo non invasivo per scoprire il cancro tempestivamente e curarlo ad uno stadio iniziale, quando le probabilità di guarigione sono infinitamente più alte.

Ebbene, presto questa tecnica, avvalorata da diversi studi scientifici, verrà testata in Italia. L’addestratore italiano Marco Sincovich sta completando il suo percorso formativo in Inghilterra. Dovrà scegliere tra sei cani già individuati l’esemplare fiuta tumori da impiegare nella sperimentazione italiana. I papabili sono tre Labrador, un Border Collie, un bracco tedesco e un Malinois.

Un progetto a cura dell’associazione Medical Detection Dogs Italia Onlus (Mddi Onlus). Il fiuto del cane al servizio della medicina, dunque. Un impiego non violento dei cani per aiutare l’uomo a stare meglio, al contrario della vivisezione. Sono queste le uniche sperimentazioni che vorremmo vedere.

Tanto più che la Mddi vuole salvare i randagi ed addestrarli a fiutare i tumori per toglierli dalla strada ed evitargli una fine certa. I cani possono anche riconoscere tempestivamenti sintomi e attacchi legati al diabete, alla narcolessia, al morbo di Addison, salvando i proprietari dal peggio.

Via | La Zampa
Foto | Flickr

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