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Gattari da legare: Emergenze estive, diritti e doveri

Ci risiamo. Siamo alle prese con la solita e stagionale invasione di cuccioli e animali investiti e abbandonati.

Gattari da legare: Emergenze estive, diritti e doveri

Ovunque mi giri, da nord a sud, la situazione è la stessa: appelli disperati di volontari che cercano aiuto. Le situazioni limite riguardano spesso i veterinari: basta collaborare con un’associazione, aver salvato una sola volta un randagio, che tutti si sentono autorizzati a mollare animali davanti all’ambulatorio e a scappare lesti. Se trovassimo una persona per strada ferita, però, non la molleremmo davanti allo studio di un chirurgo.

Questo perché sapremmo di dover chiamare forze dell’ordine e ambulanza. Bene, con gli animali funziona allo stesso modo. Se si rifiutano di intervenire, si può denunciare per omissione d’atti d’ufficio. Ma qui scatta l’altro problema: mancanza di mezzi e personale. Ho sempre paura che, se dovessi denunciare un’aggressione, mi arrivi il poliziotto sulla sua bici personale e tutto trafelato perché non ha benzina nella volante. Da noi, succede anche questo. La mancanza di benzina, intendo: il poliziotto in bicicletta non l’ho ancora visto.

Il fatto che le nostre tasse spesso non ci vengano restituite in servizi, però, non deve essere una scusa per accettare tutto passivamente: se trovate un animale randagio ferito o in difficoltà, se un animale domestico ha la sventura di avere un padrone violento, le forze dell’ordine e le Asl vanno chiamate e sollecitate. Il fatto che vi assumiate la responsabilità di chiamare le autorità preposte per salvare l’animale dopo averne denunciato la condizione, non fa di voi i proprietari, e non vi obbliga a pagare le cure. Le cure le paghiamo noi tutti quando versiamo le tasse.

So che a parole si può fare tutto, ma anche pretendendo quelli che sono diritti si possono fare molte cose. Nei fatti, certo, le cose non vanno sempre come sperato: abbiamo spesso fatto sterilizzare o curare a nostre spese animali che, nelle liste d’attesa dell’Asl riguardanti le urgenze minori, avrebbero partorito altre 3, 4 cucciolate o sarebbero morti. Ma l’alternativa esiste sempre: Asl, associazioni animaliste, veterinari e forze dell’ordine possono darvi informazioni, di persona o reperibili su internet. L’importante è ricordare che i veterinari, poveracci, vivono del loro lavoro come tutti, e che le associazioni spesso vanno avanti solo grazie alle donazioni e, più spesso, all’autofinanziamento. Quindi, se vediamo un animale in difficoltà e non riusciamo a girarci da un’altra parte (ricordiamo che anche l’omissione di soccorso è reato!), ma non siamo miliardari, riappropriamoci dei diritti nostri e dei pelosi.

Foto | Flickr

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