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Don Mazzi e i cani

Alla faccia di tutti gli insegnamenti di san Francesco d’Assisi, il clero nostrano ha fatto un’altra volta la sua uscita un po’ troppo, almeno secondo il nostro parere, azzardata. In passato abbiamo spesso parlato di preti che non benedicevano case se c’era un cane all’interno o a parroci che, contro la legge italiana, vietavano la […]

Don Mazzi e i cani


Alla faccia di tutti gli insegnamenti di san Francesco d’Assisi, il clero nostrano ha fatto un’altra volta la sua uscita un po’ troppo, almeno secondo il nostro parere, azzardata. In passato abbiamo spesso parlato di preti che non benedicevano case se c’era un cane all’interno o a parroci che, contro la legge italiana, vietavano la presenza di un cane guida durante le varie funzioni religiose.

Oggi, uno dei preti più mediatici d’Italia, Don Mazzi, se ne esce con una boutade piuttosto fastidiosa, almeno per chi si dedica alla cura di cani e gatti più sfortunati:

«Italiani, non spendete soldi per salvare cani e gatti, ma destinate denaro alle nostre strutture. Noi salviamo vite umane. Noi recuperiamo quei ragazzi che la società bolla come irrecuperabili. Aiutateci! Si incazzeranno gli animalisti, ma io dico quello che penso»

Certo, ognuno è libero di esprimersi come meglio crede ma, tra le varie reazioni a questa uscita quella dell’Enpa racchiude tutto il senso del discorso:

«Se fosse meglio informato e sapesse quanti programmi di recupero per ragazzi in difficoltà vengono fatti tramite gli animali, forse modificherebbe il suo giudizio non troppo meditato, Per fortuna le persone sono in grado di valutare con la propria testa e in genere diffidano da appelli così perentori e violenti, come quello di Don Mazzi, che mostra di avere smarrito del tutto il messaggio di San Francesco».

Via| La Zampa

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