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Dosi di cibo umido e secco nei gatti

Oggi andiamo a parlare di un argomento che riscuote molto successo fra i proprietari: le dosi di cibo umido e secco nei gatti. Quanto devono mangiare i nostri gatti? Scopriamolo insieme.

Dosi di cibo umido e secco nei gatti

Quanto dare da mangiare ai nostri gatti? Quali sono le dosi di cibo secco e di cibo umido da somministrare giornalmente? E’ indubbio che tendenzialmente tendiamo a dare troppo da mangiare ai nostri mici: soprattutto quelli che vivono in casa e che praticamente non fanno movimento o attività fisica mangiano semplicemente troppo o mangiano cibi troppo grassi, ecco perché la maggior parte dei nostri gatti domestici è sovrappeso.

Dosi di cibo secco e umido

In linea molto generale possiamo dire che un gatto adulto dovrebbe mangiare sui 40 grammi di alimento umido (inteso sia come scatoletta che come cibo preparato da noi a casa) per ogni chilo di peso. Ciò significa che un gatto di 5 kg deve mangiare 5 x 40 = 200 grammi di cibo umido al giorno.

Per passare al dosaggio di cibo secco dobbiamo dividere questo quantitativo per tre, indicativamente: 200 : 3 = 70 grammi circa. Questo perché l’alimento secco, essendo disidratato, è più concentrato, quindi il gatto ne deve mangiare di meno per ottenere il suo fabbisogno nutrizionale giornaliero. Ciò ci porta a due considerazioni. 70 grammi di crocchette, viste in una ciotola e considerato che questa è la dose totale giornaliera sembrano assolutamente poco. Il proprietario non riesce a capacitarsi che il gatto debba mangiare così poco, il gatto stesso sembra non saziarsi (specie se abituato in precedenza a mangiare montagne di cibo) ed ecco che si aumenta la dose. Solo che se diamo al gatto diciamo 100-150 grammi di crocchette, è come se gli stessimo dando 300-450 grammi di cibo umido, quasi mezzo chilo, un’enormità.

Adesso dobbiamo però fare una precisazione: questi sono dosaggi medi, studiati per facilitare i calcoli. Non è necessariamente detto che vadano bene per tutti i soggetti, in quanto ogni gatto ha il suo metabolismo e il suo stile di vita. Facciamo un esempio: ho un gatto di 4 chili e voglio nutrirlo a crocchette. Due rapidi calcoli:

  • 4 chili x 40 grammi = 160 grammi di cibo umido al giorno
  • 160 grammi : 3 = 55 grammi circa di cibo secco al giorno

Comincio a dare al mio gatto questi 55 grammi, suddivisi in pasti piccoli e frequenti visto che ai gatti piace mangiare così. Possono capitare a questo punto tre cose:

  • il gatto mantiene il suo peso forma, allora significa che è la dose giusta per lui
  • il gatto ingrassa a vista d’occhio: probabile che il suo metabolismo sia più lento della media, quindi tende a trasformare tutto il cibo in grasso o magari non fa attività fisica. In questo caso dovrò o ridurre la dose o provare a cambiare cibo, magari uno con meno grassi e carboidrati, ma facendo molta attenzione: spesso i cibi per dimagrire o hanno tantissima fibra (bisognerà pur riempirli con qualcosa che non siano grassi o carboidrati) e quindi possono provocare alterazioni nelle feci o hanno tantissime proteine che alla lunga danneggiano i reni
  • il gatto dimagrisce: probabilmente questo gatto ha un metabolismo troppo attivo o fa molta attività fisica. In questo caso si può aumentare gradualmente la dose o optare per un altro mangime premium

Altra considerazione da fare riguarda poi le diverse marche di scatolette o crocchette. Rispetto alle dosi indicate, ci possono essere delle variazioni più o meno marcate che dipendono molto da fattori come la quantità di acqua presente o anche la fibra. Per esempio a volte molti proprietari si fanno abbagliare da cibi secchi che costano 1/3 delle marche più blasonate. E’ vero, il sacco ti costa di meno, ma se vai a vedere la dose da somministrare giornalmente scopri che è notevolmente più elevata rispetto a quella della marche più famose e questo perché magari quel cibo è pieno zeppo di fibra e cereali, cosa che fa sì che per raggiungere la quota proteica ideale giornaliera per i gatti bisogna dare una razione maggiore. Quindi di fatto il risparmio non c’è.

Errori da non fare

Ecco alcuni errori da non fare nell’alimentazione del gatto:

  • non scambiate le richieste di attenzione del gatto per richieste di cibo, altrimenti il gatto vorrà mangiare di continuo
  • molti gatti amano fare pasti piccoli e frequenti, cosa utile soprattutto con un gatto alimentato con cibi umidi, sia casalinghi che commerciali, in modo che soprattutto d’estate il cibo avanzato non vada a male. Se invece il gatto mangia crocchette, molti proprietari per comodità riempiono la ciotola e lasciano che il gatto spizzichi quando vuole. Diversamente dal cane va benissimo, ma ci sono gatti che non sanno regolarsi e si abbuffano senza ritegno: in questi casi toccherà a voi suddividere i pasti
  • non date mai il cibo dei cani ai gatti, vanno in carenza proteica
  • non scegliete un cibo solo perché costa poco: minor prezzo = minor valore nutrizionale delle materie prime e della composizione = problemi al gatto
  • non scegliete un cibo solo perché viene pubblicizzato ovunque: non significa che sia migliore, solo che la ditta ha più soldi per la pubblicità
  • se dovete cambiare cibo, chiedete consiglio al veterinario o a un nutrizionista veterinario
  • non si può nutrire il gatto di sola carne o di soli ritagli grassi, causiamo gravi carenze. Anche dargli polmone e cartilagini causa carenze perché questi pezzi hanno un valore nutrizionale scarsissimo
  • non dare troppo fegato al gatto per evitare l’ipervitaminosi A
  • mai dare il bianco dell’uovo crudo (albume) al gatto, perché contiene l’avidina, una sostanza che blocca l’assorbimento della biotina, una vitamina del gruppo B
  • mai dare ossa e lische di pesce al gatto, onde evitare blocchi e perforazioni intestinali
  • mai dare cipolla e aglio al gatto, causano una forma di anemia emolitica fatale
  • mai dare cioccolata al gatto, è veleno puro per lui
  • mai dare dolci al gatto e limitare la frutta, troppi zuccheri predispongono allo sviluppo di diabete mellito

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Flickr

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