Petsblog Novità Informazione Dopo la giraffa, sei cuccioli di leone abbattuti in Inghilterra. Quante volte è già successo e nessuno ha mai saputo nulla?

Dopo la giraffa, sei cuccioli di leone abbattuti in Inghilterra. Quante volte è già successo e nessuno ha mai saputo nulla?

Una situazione terribile sugli animali degli zoo. Troppi punti oscuri sulla loro vita ma, soprattutto, sulla loro sorte.

Dopo la giraffa, sei cuccioli di leone abbattuti in Inghilterra. Quante volte è già successo e nessuno ha mai saputo nulla?

I nostri cugini di Ecoblog ci hanno parlato di Marius, la giraffa di uno zoo danese, uccisa solamente perchè “di troppo”. Il suo patrimonio genetico non era “interessante” per lo zoo e, non riuscendo a farla adottare da altre strutture, la direzione ha deciso di abbatterlo. Marius è stato soppresso con un colpo di pistola alla testa e poi è stato fatto a pezzi e dato in pasto ai leoni dello stesso zoo. Una pratica barbara che ha avuto come spettatori anche numerosi bambini.

Oggi dalle pagine del Daily Mail arriva una nuova, terribile notizia che riguarda sei leoncini che vivevano al Longleat Safari Park in Inghilterra.

Stando a quanto dichiarato dal portavoce del parco, c’è stata un’ondata di gravidanze che ha portato ad un aumento del 40% dei leoni presenti nella struttura. Questo avrebbe causato delle convivenze forzate in spazi ristretti con l’inevitabile conseguenza di episodi di violenza tra gli esemplari. Per questo sei leoni sono stati abbattuti tramite iniezione letale. Questo caso, poi, è piuttosto squallido perché, in cattività, il controllo delle nascite è fattibile con alte percentuali di successo ma, si sa, i cuccioli sono un fortissimo richiamo per il pubblico, richiamo che crolla quando questi cuccioli crescono (pensate solamente alla storia dell’orso Knut).

Ci sono stati, in pratica, sette animali uccisi in meno di ventiquattro ore. Viene, a questo punto, da domandarsi quante morti “selettive” vengano praticate quotidianamente e delle quali siamo totalmente all’oscuro.

Gli zoo non sono posti felici, per gli animali. Loro, in natura, vivono in spazi enormi e non in una gabbia. Decidere della loro sorte per motivi meramente economici è una cosa che trovo, a mio parere, di una bassezza infinita.

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