Petsblog Animali domestici Avvelenamento da fipronil nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Avvelenamento da fipronil nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

E’ possibile per un cane e un gatto avvelenarsi con il Fipronil? Certo, però solo se ne assumono una dose superiori a quella prescritta dal veterinario e per tempi prolungati.

Avvelenamento da fipronil nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapia

Se conosciamo tutti gli effetti tossici del Fipronil sul coniglio (MAI usare il Frontline sul coniglio), è possibile avvelenare con il fipronil il cane e il gatto? La possibilità c’è, capita raramente, però se si utilizzano dosaggi di parecchie volte superiori a quelli consigliati dai veterinari e presenti negli appositi prodotti antiparassitari e se si insiste nella suddetta somministrazione per periodi prolungati, beh, anche il prodotto più sicuro può diventare tossico.

Cause e meccanismo d’azione

Il fipronil fa parte della famiglia dei fenilpirazolici, pesticidi di seconda generazioni usati in agricoltura (attualmente sospeso dal 2009 nell’uso della concia delle sementi per tossicità sulle api), in ambito domestico e in veterinaria. In veterinaria lo si usa sotto forma di spot-on o di spray per il controllo delle pulci (Ctenocephalides spp), delle zecche (Ixodes spp, Dermacentor spp, Rhipicephalus spp) e dei pidocchi (Trichodectes canis).

Di norma i prodotti utilizzati su cani e gatti, se usati correttamente, sono sicuri, sia per i nostri pet che per noi che li applichiamo. Di solito cani e gatti si intossicano se su di loro vengono usate dosi spropositate (mi viene in mente un cucciolo di un mese che pesa un chilo a cui viene applicato lo spot on per cani da 40 a 60 kg o se il prodotto da cane viene usato sul gatto) o se per caso riescono ad arrivare a leccare la parte trattata (una leccata non provoca intossicazione, intensa scialorrea sì, ma se viene tutto leccato…). Nell’uomo l’avvelenamento avviene accidentalmente.

Il meccanismo di azione del fipronil è quello di bloccare i recettori del Gaba, bloccandone così l’azione inibitoria e provocando ipereccitazione e conseguente morte (nei nostri pet il legame è meno selettivo rispetto agli insetti, ecco spiegato il perché della maggior sicurezza). Dopo l’applicazione topica, il fipronil si distribuisce negli strati superficiali della cute, ma non arriva nel derma e nel tessuto adiposo, concentrandosi soprattutto intorno al pelo e alle annesse ghiandole sebacee. Se ingerito, invece, la maggior parte del fipronil la si trova nel tessuto adiposo.

Sintomi

I sintomi da intossicazione da fipronil sono:

  • ipereccitabilità del sistema nervoso centrale
  • tremori
  • agitazioni
  • iperestesia
  • prurito
  • convulsioni
  • morte

Ricordiamo poi che il fipronil è tossico nel coniglio e provoca come sintomi:

  • anoressia
  • letargia
  • convulsioni
  • morte

Riportiamo per completezza anche i sintomi dell’intossicazione nell’uomo:

  • congiuntivite
  • mal di testa
  • vertigini
  • nausea
  • vomito
  • dolore addominale
  • dolore in bocca
  • tosse
  • sudorazione
  • debolezza
  • agitazione
  • convulsioni

Terapia

Non esistono antidoti specifici all’avvelenamento da fipronil, quinti il trattamento è sintomatico. Si lava accuratamente il pet per eliminare il prodotto sulla cute, se l’avvelenamento si è manifestato a seguito di applicazione topica. Se invece l’avvelenamento è avvenuto per ingestione, ecco che bisogna dare ripetutamente del carbone attivo. Le convulsioni e i tremori vengono trattate tramite diazepam o barbiturici.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Cobanene

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quanto dura il ciclo ai cani di taglia piccola?
Cani

Il ciclo estrale dei cani di piccola taglia dura tanto quanto quello dei cani di taglia media e di taglia grande. Forse l’unica differenza sta nella quantità delle perdite ematiche: i cani di grossa taglia tendono a perdere un po’ più di sangue rispetto ai cani di piccola taglia. Ma la durata delle varie fasi e i sintomi sono i medesimi