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Coccidiosi nel coniglio: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi parliamo di coccidiosi nel coniglio? Andremo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia dei coccidi nei lagomorfi.

Coccidiosi nel coniglio: cause, sintomi e terapia

Dopo aver parlato di coccidi nel gatto, è ora di parlare di coccidiosi nel coniglio. Si tratta di una malattia ancora molto diffusa sia negli allevamenti che nei nostri conigli da compagnia e che può essere anche mortale se non trattata in tempo, soprattutto nei conigli piccoli o negli adulti defedati. Ecco perché appena preso un coniglio dovreste portarlo dal veterinario con un campione di feci per analizzarle e scoprire se ha la coccidiosi: meglio eliminare i coccidi prima che provochino i sintomi.

Cause

La coccidiosi è una malattia parassitaria provocata da protozoi della famiglia Eimeridae, genere Eimeria. Ne esistono di diverse specie e il loro ciclo biologico si svolge in parte nell’ospite definitivo (si parla dunque della fase endogena) e in parte nell’ambiente (qui si tratta della fase esogena).

Tutto comincia quando le oocisti immature vengono emesse all’esterno con le feci. Qui l’oociste inizia a sporulare fino a formare una oociste matura infettante (quella tondeggiante o ovalare che si vede nell’esame delle feci). Se questa oociste viene ingerita da un coniglio ecco che inizia la fase endogena. Gli enzimi digestivi distruggono la parete dell’oociste, gli sporozoiti si liberano e cominciano a replicarsi. A questo punto la storia cambia a seconda del tipo di coccidi di cui parliamo: E. stiedae provoca la coccidiosi epatica, mentre quella intestinale viene provocata da altre specie come E. coecicola, E. exigua, E. magna, E. intestinalis, E. irresidua, E. flavescens, E. perforans ed E. piriformis.

In entrambi i casi i coccidi entrano nelle cellule epiteliali (o dell’intestino o del fegato), si riproducono nelle forme asessuate e le distruggono. Questo fino a quando comincia la riproduzione sessuata con formazione dello zigote che viene eliminato come oociste immatura tramite le feci.
Per quanto riguarda la via di trasmissione, si tratta della via oro-fecale sia tramite l’ingestione delle feci o degli alimenti contaminati. Le diverse specie non sono tutte ugualmente patogene, inoltre la gravità della malattia dipende anche dalla carica infettante e dallo stato del sistema immunitario del coniglio.

Sintomi

Come dicevamo, i sintomi dipendono dalla specie di Eimeria coinvolta. Come sintomi della forma intestinale possiamo avere:

  • diarrea emorragica
  • disidratazione
  • perdita di peso
  • morte anche in tempi brevi

mentre nella forma epatica, di solito quella meno grave, abbiamo:

  • diarrea di grado più lieve
  • cirrosi epatica
  • morte

La diagnosi viene effettuata tramite esame delle feci, ma occhio che a volte nelle prime fasi della malattia si hanno dei falsi negativi, per cui potrebbero esservi richiesti diversi campioni di feci.

Terapia

Prima si attua la terapia per la coccidiosi del coniglio, migliori saranno le possibilità di non incorrere nella forma mortale, anche se bisogna sempre mettere in conto un esito fatale nei coniglietti piccoli. Ci sono diverse terapie che si possono utilizzare, ma occhio al non incappare nel fai-da-te: chiedete sempre al veterinario che terapia fare, con i conigli non si può sbagliare, molte molecole sono tossiche per loro. Ah, un’ultima cosa: i coccidi sono specie-specifici, quelli del coniglio contagiano solo il coniglio, quelli dei gatti contagiano solo i gatti e quelli dei cani contagiano solo i cani.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | jorbasa

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