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Gatto che non entra nel trasportino: come fare?

Dovete andare dal veterinario, ma il vostro gatto non ne vuole sapere di entrare nel trasportino? Ecco qualche consiglio su come fare.

Gatto che non entra nel trasportino: come fare?

Capita molto spesso ai proprietari di gatti di dover andare dal veterinario e di non riuscire in nessun modo a mettere il gatto nel trasportino. Scene da film western, gatti sempre più nervosi e aggressivi, proprietari frustrati e arrabbiati e non si viene a capo di nulla. Come in tutte le cose bisogna prepararsi per tempo: è inutile arrivare sempre all’ultimo minuto a dover mettere il gatto nel trasportino quando sai dall’anno precedente che il gatto fa storie. Avete avuto un anno di tempo per educare il gatto al trasportino, possibile che ogni santa volta bisogna ridursi all’ultimo istante?

Come far entrare il gatto nel trasportino

Dunque, prima di tutto pensateci per tempo: se l’anno prima avete avuto problemi, avete un anno di tempo per insegnare al gatto a entrarci. Probabilmente il vostro veterinario vi avrà anche dato qualche consiglio, solo che nell’ansia della situazione ve ne sarete scordati. Partiamo dall’inizio: è ovvio che se tirate fuori il trasportino solo una volta l’anno per portare il gatto dal veterinario, lui ne avrà paura. Il trucco è quello di lasciare il trasportino sempre aperto, con un panno dentro e qualche crocchetta in modo che il gatto si abitui alla sua presenza, il trasportino prenda l’odore di casa e lo usi come cuccia. In questo modo non ne avrà paura quando lo metterete dentro e chiuderete lo sportello. Il che non vuol dire mettere cinque secondi il trasportino per terra, il gatto ovviamente lo ignora e protestare che tanto il gatto non ci è entrato quindi l’avete tolto da casa: ci avete provato per cinque secondi netti! E non sto scherzando, in media quando spiego la procedura l’obiezione è che sì, il trasportino è stato lasciato aperto in casa, ma visto che dopo una giornata il gatto non ci andava è stato tolto. Magari ci vanno settimane o mesi, ma alla fine il gatto lo accetterà.

In caso di gatti molto restii, ricordatevi che alcuni mici non vogliono entrare di testa nel trasportino, ma se li girate di sedere allora ci entrano. Se il gatto in questione non è aggressivo, con mossa decisa con una mano afferrate entrambe le zampe posteriori, con l’altra le zampe anteriori e fate entrare il gatto in retromarcia. Il fatto di tenergli le zampe non è per essere cattivi, ma solo per l’ovvia considerazione che il gatto tende a puntellarsi con le zampe se gliele lasciate libere e in questo modo non riuscite a farlo entrare.

Potreste anche provare con i diffusori di ferormoni per far calmare gli animi, ma la cosa più importante è la decisione: si afferra il gatto, eventualmente anche per la collottola e lo si mette nel trasportino. Ricordatevi che voi non potete fare del male al gatto, è più probabile che sia il gatto a fare del male a voi.

Quale trasportino è meglio usare?

Dal punto di vista veterinario sono preferibili i trasportini di metallo con le sbarre: questo perché se si è di fronte a un gatto selvatico, inavvicinabile, tramite le sbarre è possibile effettuare iniezioni e sedazione. Meno facile la manovra con i trasportini di plastica. Inoltre sono anche più robusti. Banditi invece i trasportini di plastica che non si possono aprire, complica la vita in caso di gatti aggressivi o quelli in vimini, idem come sopra e in più ci aggiungiamo il fatto che se ci si impegna il gatto riesce a bucarli.

Ricordatevi anche di non riempire il trasportino con panni, giochi, ciotole o quanto altro vi venga in mente: diventa difficile estrarre un gatto nervoso se ci si trova con tutti questi gadget che intasano la gabbia.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | trishhamme

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