Party animal
Tra le varie (stupide) usanze di noi umani che i nostri amici pelosi devono sopportare c’è quella dei “botti” di Capodanno. La consuetudine di sparare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, si è estesa a macchia d’olio sia geograficamente coprendo tutta l’Italia sia cronologicamente, abbracciando tutto il periodo delle feste natalizie e, spesso, sia di giorno che di notte.
Lo scoppio di razzi, petardi e compagnia bella terrorizza letteralmente i nostri amici, siano essi cani, gatti, uccellini o criceti. Cani e gatti possono fuggire con conseguenze, a volte, fatali. Se il cane che vive con voi proviene da un canile, poi, prestate la massima attenzione: potrebbe essere stato abbandonato da un cacciatore e rumori simili a spari potrebbero generare comportamenti imprevedibili.
Ecco alcuni consigli per evitare che il rumore dei botti spaventi troppo i nostri amici.
29 dicembre 2014
La LAV ha lanciato un appello a tutti i sindaci per vietare l’utilizzo dei botti di Capodanno su tutto il territorio. Secondo la Lega Antivivisezione è necessario che tutti i sindaci d’Italia emanino un’ordinanza per vietare petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere sul territorio comunale: l’idea alla base di questa richiesta è fare in modo che i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali, senza dimenticare che una simile ordinanza sarà utile per salvaguardare anche l’incolumità delle persone. Scrive la LAV:
Gli animali hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per fuggire, scavalcare recinzioni e fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella dei passanti.
Non è da dimenticare, poi, che gli animali spaventati possono perdere l’orientamento e, così, smarrirsi o essere investiti. Inoltre, la Lega Antivivisezione ci tiene a sottolineare che non sono solo gli animali domestici a soffrire per questa discutibile abitudine di sparare petardi per salutare il nuovo anno, ma anche (e senza dubbio di più) gli animali selvatici, che si terrorizzano per questo fragore che è un vero e proprio “momento d’inferno”. In particolare ne risentono gli uccelli, come evidenzia la LAV:
Nelle ore in cui vengono fatti brillare i botti, gli uccelli riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose. Le improvvise detonazioni determinano in loro reazioni istintive di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di loro, soprattutto per eventi traumatici derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, ecc.).
Anche noi ci uniamo all’appello della LAV sperando che molti sindaci vi aderiscano. E qualora non ci sia alcuna ordinanza comunale che vieti i botti di Capodanno, ci auguriamo che il senso civile delle persone abbia la meglio ed eviti un inutile spreco di soldi.