Prima di tutto il cimurro nel cane è provocato da un virus a RNA, un morbillivirus che fa parte della grande famiglia dei Paramyxovirus. Però state tranquilli: è solo un parente prossimo del virus del morbillo umano o della peste bovina, non ci sono pericoli di infezioni crociate. Inoltre il cimurro non colpisce l’uomo.
Per quanto riguarda la sopravvivenza del virus nell’ambiente esterno non è molto alta, tende ad inattivarsi se sottoposto a temperature sopra i 50° per almeno mezzora, tuttavia se è contenuto nelle secrezioni può durare anche 3 ore. Anche questo virus, sopravvive meglio alle basse temperature che a quelle alte. La buona notizia è che il cimurro (CDV) è molto sensibile ai comuni disinfettanti, suggeriamo i sali di ammonio quaternario o la soluzione di formalina allo 0,1%.
Ma come si prende il cimurro nel cane? Per quanto riguarda le modalità di trasmissione del cimurro, principalmente sono:
Se è vero che il virus tende a non resistere molto nell’ambiente esterno, purtroppo il virus viene eliminato per un lungo periodo di tempo, anche 60-90 giorni dopo l’infezione, ecco dunque perché si hanno delle vere e proprie epidemie di cimurro. Anche il tempo di incubazione del cimurro nel cane è molto variabile: si va da 4-5 giorni, fino anche a tre settimane.
Anche se è vero che i cani più sensibili all’infezione sono quelli che vanno dai 3 ai 6 mesi di età, in realtà ricordatevi che può colpire cani di tutte le età, sesso e razza, specie quelli non correttamente vaccinati. Ecco spiegato perché i veterinari consigliano di vaccinare per il cimurro sia i cani giovani che quelli anziani. Il cimurro è una malattia che colpisce tutti: il cucciolo, il cane adulto e il cane anziano.
I sintomi del cimurro nel cane variano tantissimo a seconda del grado di virulenza del virus, dell’età, dello stato del sistema immunitario. Inoltre questo incide anche su una domanda particolare: quanto dura il cimurro nel cane? Molto dipende dai sintomi e da come evolve la malattia. Finita una fase, non è detto che il cane non ne manifesti un’altra. Questo spiega perché il cimurro può presentarsi in diverse forme:
Cimurro cane: forma iperacuta
La forma iperacuta normalmente colpisce i cuccioli di età inferiore ai tre mesi di vita, nati probabilmente da madri che non sono state correttamente immunizzate. O magari sono cuccioli che non hanno preso il colostro. Come sintomi avrete:
In realtà questa forma può colpire anche gli adulti, quindi a questi sintomi dovete aggiungere anche la febbre e le convulsioni, ma a prescindere dall’età il risultato è sempre lo stesso: la morte del cane.
Cimurro cane: forma acuta o subacuta
La forma acuta o subacuta colpisce i cuccioli di età superiore ai tre mesi di vita e gli adulti. Qui distinguiamo due fasi:
1) Fase viremica: abbattimento, inappetenza, scolo nasale da sieroso a muco-purulento, congiuntivite catarrale, secchezza dei cuscinetti plantari e del tartufo, sclere iniettate di sangue, tosse. A questa segue la seconda fase.
2) Fase secondaria: colpisce diversi organi, tuttavia prima è preceduta sempre da febbre alta. Gli organi colpiti sono:
Ci sono poi alcune forme tipiche in cui il cimurro si manifesta:
Tanto per complicare ulteriormente la faccenda, frequenti sono anche le infezioni secondarie da Neospora, Toxoplasmosi e Salmonellosi.
La diagnosi di cimurro si basa come prima cosa sulla sintomatologia. Se si vuole poi avere la certezza nero su bianco, allora ci sono diversi test da fare. Con gli esami più comuni, alti tassi di IgM indicano infezione in atto, mentre occhio all’interpretazione se si trovano alti tassi di IgG: potrebbero indicare un’infezione più o meno recente, ma ci potrebbe essere interferenza anche con la vaccinazione.
E se non si trovano anticorpi, non è detto che non ci sia malattia in atto: magari non c’è ancora stata la sieroconversione oppure ci può essere interferenza con i farmaci utilizzati. Se i sintomi corrispondono, conviene ripetere il test. Utile poi per tastare il polso della situazione, anche l’emocromo e gli esami biochimici di base.
Come si cura il cimurro nel cane? Ci spiace ripeterci, ma il cimurro è una malattia virale, quindi non esiste una terapia specifica. Tutto quello che possiamo fare è tamponare le infezioni batteriche secondarie e cercare di sostene l’organismo in tutte le manifestazioni della patologia. Ciò vuol dire somministrazione di antibiotici per le infezioni opportunistiche, fluidoterapie senza esagerare, specie se il fegato è compromesso, vitamine, antiemetici, antidiarroici, anticonvulsivanti.
Bisogna però considerare che il cimurro è altamente mortale, si tenta di curare il cane, ma non bisognerebbe illudersi troppo. Particolarmente grave è la forma neurologica con convulsioni: di solito è progressiva e molto veloce nella sua evoluzione, quindi bisognerà concordare attentamente col proprio veterinario quale sia la cosa migliore da fare.
La prevenzione del cimurro consiste prima di tutto nel non acquistare cuccioli provenienti dall’Est Europa, avete presente quelli che arrivano con passaporti chiaramente fasulli e che dopo due giorni che li avete in casa cominciano a stare male? Ebbene, molti di loro potrebbero avere il cimurro.
E poi esiste la vaccinazione per il cimurro, quindi seguite i consigli del vostro veterinario e scrupolosamente fate vaccinare i cani. Il programma vaccinale è a discrezione del veterinario, ognuno segue il proprio protocollo vaccinale. Il vaccino del cimurro è l’unico modo per proteggere il cane.
Inoltre se abbiamo avuto in casa un decesso per cimurro, anche se è vero che il virus non resiste per tempi prolungati nell’ambiente, conviene aspettare e disinfettare, disinfettare e ancora disinfettare prima di introdurre un nuovo cane.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Psyke & Co. – cbb4104 – fooferkitten – anneheathen – Ryan Somma