Come si fa ad abituare un cucciolo di cane a dormire da solo nella sua cuccia senza piangere tutta la notte? Ecco cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare.
Prima di andare a vedere cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare per abituare un cucciolo a dormire da solo nella sua cuccia, una doverosa considerazione. Troppo spesso mi capita di vedere clienti disperati già dopo solo due giorni di convivenza col cucciolo perché: A) piange di notte e non mi fa dormire e B) mi fa i bisognini ovunque, non ne posso più.
Mi spiace dirlo, ma simili “problemi” e relative lamentele non le tollero (e così buona parte dei veterinari). Troppo spesso la decisione di prendere un cane avviene in maniera superficiale, senza pensare che un cane deve essere non solo coccolato, ma soprattutto educato. E che l’educazione non è qualcosa che magicamente in mezzo pomeriggio di tempo potete insegnare al cucciolo. Ci va pazienza per educare un cane e costanza: se siete fra coloro che pensano che l’educazione del cucciolo duri due ore e che il cucciolo per scienza infusa debba sapere dove sporcare, quando sporcare, quando piangere e via dicendo, beh, forse dovreste farvi un esame di coscienza e magari pensare a non prendere un cane con voi. Questo prima di averlo preso, non dopo e andandosi a lamentare a destra e a manca pretendendo che gli altri vi risolvano il problema con la bacchetta magica. Per educare un cane ci vanno tempo e pazienza: se difettate dell’uno o dell’altro, allora non è il pet che fa per voi.
Abituare il cucciolo a dormire da solo è importantissimo non tanto dal punto di vista igienico, ma più che altro dal punto di vista educativo. Il capobranco dorme in alto sul letto e controlla la situazione, i sottoposti dormono in basso in un punto della casa in cui non possono controllare la situazione. Mi pare semplice, no? Se cominciamo a permettere al cane di salire sul letto per farlo dormire con noi, automaticamente gli stiamo elargendo il rango di capobranco che spetterebbe solamente agli umani del suo branco: non vi lamentate se poi il cane non vi ascolta, non fa quello che gli dite, ringhia o morde, abbaia a tutti e via dicendo. Fondamentalmente siete stati voi a dirgli di fare così e lui si comporta di conseguenza.
Una buona regola quando un cucciolo arriva a casa è quello di non stargli addosso 24 ore su 24 facendogli solamente un mucchio di coccole: lo so che viene spontaneo, ma dal punto di vista educativo non è corretto. Per i primi 15 giorni le coccole andrebbero attentamente dosate, lasciando libero il cane di esplorare la casa anche da solo (fermo restando che bisogna controllarlo per evitare che si metta nei pasticci). Questo è importante affinché il cane vi veda come capobranco.
Mettete la cuccia in una zona di facile accesso per il cucciolo, la sera quando vedete che è stanco avvicinatevi alla cuccia in modo da essere già in zona nanna e quando vedete che va in cuccia da solo, premiatelo con un pezzettino di cibo. A questo punto potete scegliere se spegnere del tutto la luce o lasciargli una piccola lucina accesa, ma mi raccomando: quando lo lasciate solo non parlategli. Di solito tutti i nostri saluti non fanno altro che accrescere la sua ansia.
Attenzione poi al classico consiglio di mettergli una sveglia e un pelouche: ottimi consigli, ma bisogna valutare l’indole del cane. Se è un cucciolo distruttore, rischiate che si mangi svegli e pelouche, quindi piuttosto che una sindrome da corpo estraneo, evitate questo sistema.
Ed ecco soprattutto cosa non fare:
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Jkbrooks85