Premettiamo subito una cosa: è inevitabile che questo articolo susciterà qualche polemica. Questo perché i ferventi sostenitori della dieta Barf se la prendono a male per ogni critica mossa alla loro dieta. Ora, io sono del parere che ognuno possa e debba avere la sua opinione in materia, basata sugli studi effettuati e sulla sua esperienza e che se qualcuno non è d’accordo con te non deve essere immediatamente demonizzato. Bisogna imparare ad accettare il fatto che non tutti sono d’accordo con le tue idee, ma questo alcune persone non sono in grado di farlo.
L’idea dell’articolo nasce dal fatto che molti seguaci della dieta Barf accusano i veterinari che non consigliano questo regime dietetico di farlo per partito preso, arrivando anche a mettere in dubbio la loro preparazione scientifica. Ora, questo è offendere gratuitamente una persona che ricordo ha studiato e continua a studiare. Vorrei qui parlare prima di tutto di cosa si intende per dieta Barf e poi spiegare il perché molti veterinari non la consigliano, ma considerate che ci sono anche alcuni veterinari che la usano, ognuno è libero di fare come vuole e di pensare quello che vuole, basta solo poi assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Da quanto ho capito girullando sul sito della dieta Barf, questa si basa su diversi presupposti. Da una parte abbiamo il fatto che i creatori di questa dieta sostengono che con la dieta commerciale (scatolette e croccantini) siano aumentati i casi di tumori, pancreatiti e problemi di accrescimento nei cani, non imputabili per loro alle selezioni scellerate, bensì ai cibi commerciali. Ovviamente va da sé che un’affermazione pesante come questa dovrebbe essere documentata scientificamente con articoli e statistiche, altrimenti assume il valore del tempo che trova.
Un secondo punto stabilisce che il cane, essendo un discendente del lupo, debba tornare a fare un’alimentazione simile a quella del suo antenato selvatico. Altro punto della dieta Barf prevede di non somministrare tutti i nutrienti ad ogni singolo pasto, ma di seguire l’alimentazione del lupo in natura: quindi se un giorno si mangia carne cruda, il giorno dopo si mangiano magari due pasti, uno fatto di carne e uno fatto di cereali.
La carne deve essere data cruda, attaccata all’osso e non bisogna mescolare carne e cereali. Una volta a settimana è previsto un giorno di alimentazione a soli cereali e verdura, seguito da un giorno di digiuno. La verdura può essere data da sola o con la carne. In pratica, considerando che il cane per evitare la torsione di stomaco deve mangiare due volte al giorno, con la dieta Barf, considerando il giorno di digiuno, abbiamo 12 pasti di cui 8 fatti con la carne e l’osso, 4 con la verdura e 4 con cereali o prodotti a base di latte.
Per quanto riguarda la carne, essa sarà quella di manzo (carne polposa, attaccata all’osso, la cui percentuale non deve comunque superare la quota del 30%, cuore, fegato, reni), agnello, pollo (incluse le ossa e i colli), pesce crudo, uova crudo, carne di maiale bollita e frattaglie (solo due volte a settimana). Per i cereali sono ammessi miglio, grano saraceno, riso, amaranto, questi senza glutine, orzo, crusca e segale, mentre per i latticini vale anche lo yogurt bianco. La verdura deve essere cotta e tritata fine, vanno bene insalate, carote, sedano, zucchine e via dicendo. La frutta va bene sotto forma di mele, banane, prugne, sempre in piccole quantità. Curiosa la scelta dell’uva e dell’uvetta: chi pratica la dieta Barf ammette i casi di intossicazione da uvetta, ma sostiene che l’effettiva tossicità non sia ancora stata dimostrata e che, anzi, probabilmente è colpa dei pesticidi! A questo si associano spezie, olio, vitamine ed integratori, come le alghe e una spolverata di sale marino due volte a settimana.
Ci sono molti punti su cui discutere:
Ecco dunque cosa non convince i veterinari, la pretesa che si tratti di un’alimentazione naturale, quando da molti punti si capisce che non è totalmente così. Se poi date ai vostri cani la Barf e stanno bene, meglio per loro. Ma ricordate: è vero che ci sono cani che con l’alimentazione commerciale o con quella casalinga normale stanno bene, ma ce ne sono altri che stanno male. E lo stesso accade con la Barf.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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