Nel giorno a loro dedicato, i gatti possono incontrare il pubblico, che può accedere alle cantine del museo dove vivono i simpatici guardiani, che si aggirano per i corridoi a caccia di topi. Di solito queste zone sono interdette al pubblico. Possono accedervi solo gli addetti ai lavori. Umani e felini. Sì perché i gatti dell’Ermitage sono stati praticamente sono stati arruolati per difendere il palazzo e le opere esposte dai topi.
Nella Giornata del Gatto all’Ermitage ci sono anche percorsi pensati per i bambini, visite guidate e momenti di coccole, per la gioia dei mici che finalmente possono uscire allo scoperto.
Sono tanti i gatti che “lavorano qui”. Quando diventano anziani e molti cuccioli sono nati per poterli sostituire, ecco che i mici più grandi se ne vanno in pensione. Vengono affidati a famiglie selezionate in modo molto accurato, che si prenderanno cura di loro per il resto dei loro giorni. Lo sapete che qui vivono gatti sin dall’epoca di Pietro I il Grande? Il primo è stato Basil, un gatto olandese. La figlia ne portò molti altri per liberarsi dai ratti. Caterina II li elevò anche al rango di guardie reali!