Lo stomaco dei nostri amici gatti è molto sensibile e non è raro vederli vomitare di frequente. Il vomito nel gatto non sempre è un sintomo preoccupante che richieste l’intervento del veterinario. La causa più comune è infatti l’accumulo di pelo o di oggetti estranei (pezzi di plastica, erba non commestibile, ecc.) nello stomaco del gatto che vengono espulsi naturalmente proprio attraverso i conati di vomito. Secondo il veterinario William Folger se il nostro gatto vomita da una a tre volte al mese, senza conseguenze, generalmente non si tratta di una frequenza allarmante.
Se invece vomita spesso (2 volte al giorno per 2-3 giorni consecutivi) bisogna intervenire perché si tratta di un segnale spia preoccupante e perché il gatto può andare incontro a disidratazione. Altri segnali di allarme sono rifiuto del cibo, tracce di sangue nel vomito e dolori addominali. In questi casi bisogna portare il gatto dal veterinario.
Dai diversi tipi di vomito il veterinario potrà effettuare una diagnosi più velocemente. Il vomito liquido, in particolare dopo mangiato, indica che il gatto mangia troppo in fretta o beve troppo. Ciò accade perché è affamato o perché c’è competizione con un altro gatto (quando mangiano dalla stessa ciotola) ed il gatto mangia così in fretta da incorrere in un’indigestione. Il vomito liquido ne è la conseguenza, ed al suo interno si possono distinguere anche pezzi di cibo ancora interi.
In un gatto anziano il vomito può anche essere un segnale di alcune patologie come la disfunzione renale. Il vomito con sangue è la forma più preoccupante perché può segnalare una malattia come ad esempio la gastrite, oppure semplicemente può darsi che quel sangue derivi da un capillare rotto.
Via | Iams; Gattiandco; Superpetshop; Felinecrf; Caniegattitvchannel; Clinicaveterinaria; Gatto-web
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