Che ne dite se oggi andiamo a parlare di una forma particolare di ipotiroidismo nel cane? Si tratta dell’ipotiroidismo congenito, noto anche come cretinismo. Fondamentalmente si tratta di una patologia rara, non è così frequente che cani giovani manifestino ipotiroidismo, tuttavia a volte può capitare che ci siano cani giovani affetti da patologie congenite primarie, sia riferibili a disgenesia della tiroide (si parla di aplasia, ipoplasia o anche di ectasia) sia riferibili a disormonogenesi, quindi problemi di sintesi degli ormoni tiroidei. Ci sono poi forme di ipotiroidismo congenito secondario provocate da malformazioni congenite della tiroide, in questo caso a volte si ha carenza di TSH e di GH o ormone somatotropo (nanismo ipofisario).
Il problema delle forme di ipotiroidismo congenito è che è difficile quantificare la loro presenza nella popolazione canina, in quanto spesso i cuccioli muoiono prima ancora dello svezzamento. Per quanto riguarda le forme di ipotiroidismo acquisito sono rare nel cane e si hanno in cuccioli alimentati con diete esclusivamente carnee e povere di iodio o in caso di assunzione di sostanze come la sulfonomide.
I sintomi di ipotiroidismo congenito nei giovani cani sono:
La malattia di solito si manifesta subito, già nelle prime settimane di vita, solo che i proprietari non sempre se ne accorgono all’inizio, specie quando sono lievi, quindi ecco che il problema diventa manifesto verso le 8-12 settimane di vita. I cani con ipotiroidismo congenito, differentemente da quanto capita con quelli con nanismo ipofisario, hanno il suddetto aspetto:
Occhio che il gozzo, il quale indica un eccesso di produzione di TSH, si ha solo nelle forme congenite provocate da difetti di sintesi degli ormoni tiroidei o nell’ipotiroidismo acquisito.
A livello diagnostico, si ha lieve anemia non rigenerativa e aumento di colesterolo e trigliceridi, talvolta lieve ipercalcemia. Per confermare la diagnosi, bisogna fare il test di stimolazione con TSH. Per quanto riguarda la terapia dell’ipotiroidismo bisogna somministrare oralmente la L-levotiroxina (tranne che in quello da carenza di iodio), esiste quella specifica ad uso veterinario. Ovviamente se la diagnosi è precoce i danni allo scheletro saranno minori: tendenzialmente dopo la somministrazione degli ormoni tiroidei i segni dermatologici e anche quelli metabolici piano piano migliorano, mentre i segni di ritardo mentale potrebbero persistere. Per quanto riguarda la terapia, non fate paragoni con i dosaggi usati in umana, quelli veterinari sono differenti.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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