Che ne dite se oggi andiamo a parlare dell’otoematoma? Si tratta di una patologia abbastanza comune soprattutto fra i cani, ma che non disdegna di colpire anche i gatti. Sembra una parola bruttissima, ma in realtà significa solamente la formazione di un ematoma nell’orecchio. Ma perché si forma?
In pratica la situazione è questa. L’orecchio dei nostri pet è formato da cartilagine ricoperta da un sottile strato di cute. E basta. Quando il nostro cane o gatto comincia a scuotere ripetutamente le orecchie, c’è la possibilità che i vasi sanguigni dell’orecchio si rompano, facendo fuoriuscire del sangue. Solo che a differenza di altri distretti del corpo, qui non c’è un sottocute che possa riassorbire questo sangue, quindi questi si accumula formando un rigonfiamento che può interessare porzioni più o meno grandi dell’orecchio.
Fondamentalmente la causa dell’otoematoma di un cane e di un gatto è un’otite non correttamente curata, trascurata o recidivante. Quando i nostri pet hanno l’otite, la prima cosa che fanno è scuotere violentemente la testa: questi movimenti forti e ripetuti rendono più probabile la rottura dei vasi sanguigni, lo stravaso di sangue e la formazione dell’otoematoma.
Diciamo che ho visto otoematomi in tutte le tipologie di orecchie: pendule come quelle dei segugi, piccole come quelle dei gatti o belle dritte come quelle dei pastori tedeschi. Ogni tipologia di orecchio potrebbe essere suscettibile alla formazione di un otoematoma.
Se vedete un rigonfiamento sull’orecchio del vostro cane o gatto, andate dal veterinario: sarà lui a dirvi se si tratta effettivamente di un otoematoma o se magari siamo di fronte ad altre cisti o neoformazioni.
Il sintomo dell’otoematoma è piuttosto evidente: sull’orecchio del cane o del gatto si sviluppa un rigonfiamento, caldo, talvolta dolente, di dimensioni variabili. Esistono infatti otoematomi localizzati, ma spesso sono diffusi, interessando tutta la pinna dell’orecchio.
Spesso l’anamnesi di questi pazienti riferisce di otiti pregresse o mai guarite, talvolta su base allergica, a volte da Malassezia e di scuotimenti ripetuti del capo.
La terapia è la parte più interessante dell’otoematoma. Fondamentalmente avete tre opzioni terapeutiche da discutere col vostro veterinario:
Ultimo dettaglio: va poi curata l’otite, altrimenti rischiate di dover fare tutto dall’inizio.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Maplegirlie – Aturkus