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Come comunicare con i cuccioli di cane e con i gattini?

Come comunicare correttamente con i cuccioli di cane e con i gattini? Ecco qualche consiglio per cominciare bene.

Come comunicare con i cuccioli di cane e con i gattini?

Come comunicare con cuccioli e gattini – Diciamo che se riuscite a partire bene con il vostro nuovo cucciolo o gattino siete avvantaggiati. Lo so, ci sono cuccioli e gattini con caratteri particolari, più nervosi, paurosi e ombrosi di altri: in questi casi conviene rivolgersi a un veterinario comportamentalista o lavorare con un educatore cinofilo in modo da correggere subito determinati comportamenti prima che si strutturino troppo. Tuttavia qui parleremo di casi normali, ecco come comunicare al meglio col proprio cucciolo o gattino.

Come comunicare con i cuccioli di cane e con i gattini: cosa fare

Cominciare sin da subito a comunicare bene con cuccioli e gattini è fondamentale. Dimenticatevi subito della comunicazione verbale, quella tanto amata dai proprietari di cani e gatti: per i nostri pet non è la forma di comunicazione più importante. Niente lunghi discorsi e panegirici. Più che le parole i cani e gatti interpretano il modo in cui parliamo, il tono della voce, la nostra mimica corporale… certo, dopo un po’ impareranno anche a riconoscere qualche parola e qualche locuzione verbale (per esempio la mia micia sapeva cosa mi aspettavo da lei quando le dicevo “Facciamo i Bulgari”), ma all’inizio no.

Partiamo dal tono di voce. Deve essere basso, dolce, suadente: in questo modo il cucciolo o il gattino sa che stiamo per dargli una ricompensa, che si è comportato bene, è un premio. Se vogliamo invece impartire un ordine, il tono di voce deve essere fermo, deciso, secco, abbastanza neutro. Toni più duri indicano una minaccia.

Molto importante la comunicazione non verbale, ovvero come gesticoliamo, come ci muoviamo nello spazio e la mimica facciale. Per esempio se vogliamo dimostrare di essere contenti, pronti al gioco ecco che dovremo accucciarci a terra: questo per cuccioli e gattini è un invito al gioco. E usare sempre un tone di voce dolce. Se invece rimaniamo in piedi, magari con mani piantate sui fianchi, sguardo fisso ecco che per il cane e il gatto questo è sinonimo di proprietario arrabbiato.

Altro problema è lo sguardo: mai guardare direttamente negli occhi i cuccioli, indica aggressione/sfida. Guardate due cani che si avvicinano: si guardano di sfuggita, cercano di guardare la groppa, non si guardano mai fissi negli occhi a meno che non cerchino la rissa. Idem dicasi per i gatti: non fissateli, ma sbattete le palpebre in maniera evidente per dimostrare che non avete intenzioni aggressive.

Come comunicare con i cuccioli di cane e con i gattini: cosa fare

Ed ecco cosa non fare quando si cerca di impostare una corretta comunicazione con cuccioli e gattini:

  • non usare toni di voce alti, alterati, arrabbiati
  • non gesticolare troppo
  • non tenere discorsi degni della declamazione della Divina Commedia per pet
  • se si cerca di farli avvicinare, abbassarsi al loro livello con magari un richiamo fatto di cibo, non rimanere alti e impettiti in stile mussoliniano aspettando che si avvicinino, non lo faranno mai
  • non fissare i cani negli occhi, nei cuccioli perché li si intimidisce e si indica aggressività nei loro confronti, nei cani adulti perché la prendono come una sfida e potrebbero reagire aggredendo lo sfidante

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | australianshepherds

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