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Gatto che puzza: cause e cosa fare

Avete un gatto che puzza o emana un cattivo odore? Ecco le principali cause e cosa fare.

Gatto che puzza: cause e cosa fare

Gatto che puzza – Diciamo che di solito i proprietari si lamentano di più del cane che puzza, specie alcune razze di cani da caccia di base hanno un afrore di cane notevolmente intenso. E’ più raro che qualcuno venga a chiedere lumi su un gatto che puzza, però può capitare. Ecco che allora oggi andremo a vedere le principali cause per cui un gatto può emanare un cattivo odore e cosa si può fare in merito, in modo da aiutarvi a capire se il gatto possa avere un problema più o meno grave in corso.

Gatto che puzza: cause

Dunque, partiamo dalle cause meno gravi di un gatto che puzza. Anzi, partiamo da quelle fisiologiche. Quando il gatto si eccita o si spaventa potrebbe schiacciare le ghiandole paranali (sì, come quelle del cane): oltre a vedere uno strano liquidino uscire dall’ano, ecco che dovreste immediatamente avvertire un odore nauseabondo di pesce marcio. Bene, avete fatto conoscenza con i sacchi paranali del gatto.

Altri motivi meno gravi (che non vuol dire che non devono essere curati, ma che non mettono in pericolo di vita immediato il gatto e non richiedono una telefonata urgente alle due di notte al veterinario) sono la presenza di tartaro sui denti: i gatti non si lavano i denti, quindi accumulano placca e tartaro e questo alla lunga provoca alitosi. Collegato a questo ci sono tutte le varie forme di piorrea, granuloma eosinofilico, gengivite, stomatite, faucite, ulcere orali: tutte causano puzza più o meno intensa. Anche in questo caso non è richiesta una telefonata alle due di notte, in quanto sono forme che ci mettono giorni a manifestarsi, quindi sono giorni o settimane che il gatto ha il problema, attendere un paio d’ore in più non cambierà la situazione… l’avrebbe cambiata portarlo una settimana prima, magari all’inizio del problema e non quando il gatto urla dal male, ha la gola viola e pus che esce fuori da tutte le parti, ma questo è un altro discorso che riguarda i tentativi di temporeggiamento dei proprietari.

Anche un’otite da acaro o purulenta possono cause cattivo odore sul gatto. Collegato a questo ci sono anche gli ascessi: quando il pus fuoriesce sentirete un odore marcio sul gatto. Idem dicasi per estese ferite da morsi o lotte non curate per tempo e che stanno suppurando e facendo marcire la pelle dal gatto da giorni e giorni (quando non sono settimane), magari anche con qualche bella larva di mosca tanto per complicare la situazione.

Passiamo adesso all’insufficienza renale: a causa dell’eliminazione tramite ghiandole salivare dell’urea, ecco che l’alito del gatto assume un tipico odore di pesce marcio, si parla di odore uremico. Se il gatto poi si lecca, ecco che sparge questo odore su tutto il corpo. Più è forte l’odore, più l’uremia sarà alta. Per quanto riguarda i gatti in blocco vescicale, quelli che magari ne tentativi di urinare si sono sporcati il pelo, ecco che potreste sentire un forte odore di urina stantia e stagnante sul corpo.

Gatto che puzza: cosa fare

Dunque, se sentite un odore strano e maleodorante nel gatto, come prima cosa cercate di stabilire da dove proviene in modo da fornire al veterinario qualche indicazione utile (per esempio nel caso di ghiandole paranali non è che il gatto puzza sempre, solo quando le schiaccia). Se sentite un odore anomalo che vi induce a pensare a un problema urinario, allora quando portate il gatto dal veterinario portate anche un campione di urine.

Perché fondamentalmente è questo quello che dovete fare: se il gatto puzza (e se non puzza perché si è rotolato nel letame, nel qual caso dovete lavarlo e auguri per le mani), portatelo dal veterinario per capire quale sia la causa del problema in quanto a seconda della causa verrà impostata una terapia differente.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | adavey

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