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Proteinuria nel cane e gatto: che cos’è e come scoprirla

Ecco cosa si intende con proteinuria nel cane e gatto e come scoprirla. E' importante riconoscerla per tempo in quanto è un indicatore iniziale di insufficienza renale.

Proteinuria nel cane e gatto: che cos’è e come scoprirla

Proteinuria nel cane e gatto – Il termine proteinuria indica la quantità di proteine presenti nelle urine. Di solito nei cani sani, la quota minima di proteine presenti nelle urine è costituita dalla proteina di Tamm-Horsfall che viene prodotta dalle cellule epiteliali dell’ansa di Henle, del tubulo distale e dei dotti collettori. Quando però la quota di proteine supera i valori minimi, ecco che si parla di proteinuria, uno dei sintomi precoci di danno renale, prima ancora che aumentino azotemia e creatinina.

Proteinuria nel cane e gatto: che cos’è

Normalmente la barriera di filtrazione glomerulare del nefrone funge da barriera e setaccio per le proteine. In pratica fa passare proteine di basso peso molecolare, blocca il passaggio delle proteine cariche negativamente come l’albumina, fa passare più facilmente le proteine sferiche come le immunoglobuline e non quelle cilindriche come l’albumine e ne fa passare di più quando aumenta la pressione.

Nel tubulo contorto prossimale, poi, se il rene funziona correttamente, ecco che le proteine a basso peso molecolare fatte passare riescono ad essere riassorbite. A seconda dell’origine della proteinuria (perdita di proteine dal rene), abbiamo:

  • proteinuria pre-glomerulare: non dipende da lesioni al rene e può essere funzionale o da sovraccarico. Quella funzionale è di solito meno grave e reversibile, la si ha in caso di febbre, convulsioni, stress o esercizio fisico intenso (dipende dall’aumento del catabolismo proteico) Quella da sovraccarico si ha a causa di un aumento anomalo delle proteine del sangue. Si ha con emoglobinuria (per emolisi intravascolare), mioglobinuria (per necrosi muscolare), lisozimuria (per leucemie monocitarie), proteinuria di Bence-Jones (per mieloma multiplo, macroglobulinema di Waldenstrom, linfoma) e anche un eccesso di proteine nella dieta
  • proteinuria glomerulare: dipende da lesioni alla struttura o alla funzione del rene. Si ha perdita di proteine costante ad alto peso molecolare. Può essere lieve o grave, in questo ultimo caso si parla di sindrome nefrosica (proteinuria grave, aumento del colesterolo, diminuzione delle albumine, ascite e edema)
  • proteinuria post-glomerulare: può essere tubulare o post-renale. La prima si ha con perdita di proteine a basso peso molecolare, lieve, costante, con anche glicosuria e alterazioni elettrolitiche. Si ha in caso di insufficienza renale acuta, sindrome di Fanconi, insufficienza renale cronica o sovraccarico tubulare per le stesse cause del sovraccarico glomerulare. La seconda vede l’ingresso di proteine dalle pelvi renale. Può essere urinaria per pielonefriti, cistiti, traumi come la rottura della vescica o carcinoma vescicale. Oppure può essere extraurinaria per vaginiti, rottura dell’uretra peniena, carcinoma prostatico quando le proteine derivano dall’apparato genitale
  • Proteinuria nel cane e gatto: come si evidenzia?

    Il vostro veterinario effettuerà diversi step per valutare la proteinuria. Il primo è l’esame delle urine con le classiche strisce reattive: qui si vedrà se c’è presenza di proteine nelle urine, ma non è sufficiente per indicare il grado di proteinuria con precisione o da dove arrivino. L’urina deve essere fresca, a temperatura ambiente e possibilmente non centrifugata.

    Per sapere esattamente il grado di proteinuria, è necessario ricorrere agli esami di laboratorio, in primo luogo il rapporto PU/CU o la prova torbidimetrica. Per stabilire poi il tipo di proteina coinvolto e localizzare meglio la lesione, si effettua l’elettroforesi sulle proteine urinarie con il test noto come SDS-AGE.

    Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

    Foto | iStock

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