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Come recuperare un coniglio abbandonato

Come si recupera un coniglio abbandonato?

Come recuperare un coniglio abbandonato

Avete notato in un parco, o in una zona di pericolo un coniglio lasciato in stato di abbandono? Purtroppo in alcuni periodi dell’anno è molto frequente che delle persone abbandonino i coniglietti acquistati magari per capriccio durante qualche festività (regalare un animale a Natale o Pasqua è ancora un’usanza barbara di parecchi). Ovviamente tanta è stata la superficialità nell’acquisto, tanta è la superficialità nell’abbandono: molti pensano addirittura di “liberarli” in un campo. Peccato che un animale in tutto e per tutto domestico non sarà assolutamente in grado di sopravvivere.

Fatta questa premessa, se dovete fare un recupero da “professionisti” c’è da lavorarci un po’. Prima di tutto bisognerebbe “farsi conoscere” dall’animale così che non fugga impaurito. Quindi è necessario portare con sè del cibo goloso, quali uvette, o pellet specifico per conigli, o delle verdure che sono particolarmente gradite all’animale. Per alcuni giorni dovreste fornire il cibo e avvicinarvi sempre di più al coniglio. Questo aiuterà nel momento effettivo del recupero, che dovrebbe essere fatto possibilmente da più persone e portando con sè una recinzione smontabile per “isolare” l’animale in un luogo sicuro, là dove ad esempio non possa finire scappando in strada o in un bosco dove non sarà più possible inseguirlo, per poi di fatto raccoglierlo e portarlo via in un trasportino. Ricordate che un animale in stato di pericolo evidente, è un animale che può essere soccorso senza alcun tipo di multa nei vostri confronti. E’ logico e normale quindi che se vedete un coniglio in una rotonda che dà diretta sulla strada, questo animale sia di fatto in stato di pericolo.

Mi rendo conto che non tutti hanno mezzi e probabilmente tempo di fare tutti questi tentativi: un approccio più immediato sebbene assai “brutale” è portare con sè una coperta. Ebbene sì, un bel pile da gettare sopra al coniglio per “spiazzarlo” temporaneamente e “intrappolarlo”. Se il coniglio resta sotto la coperta ci metterà un po’ a capire come orientarsi e uscire, in questo modo voi potrete sopraggiungere, ovviamente con una certa rapidità, e avvolgerlo all’interno portandolo in salvo. Tenendolo “in un fagotto” non gli farete del male: una volta arrivati in luogo sicuro potrete aprire e mettere il coniglio in un trasportino. E’ chiaro che non dovete farlo soffocare all’interno! Questa cosa deve essere temporanea, ossia il tempo minimo in cui lo catturate e lo portate al sicuro.

Per in conigli domestici più “tontolini” non ci sarà bisogno di tutte queste macchinazioni: alcuni, abituati magari da tempo agli esseri umani, di fronte al cibo si avvicinano spontaneamente e, da lì, bloccarli e prenderli in braccio è fondamentalmente un attimo. Se siete fortunati potrà anche capitarvi questo genere di coniglio abbandonato che, in qualche modo cercherà in voi aiuto.

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