Petsblog Novità Canada: un orso confuso fra i rifiuti, lo scatto che fa riflettere

Canada: un orso confuso fra i rifiuti, lo scatto che fa riflettere

Canada: un orso sperduto tra i rifiuti è protagonista di uno scatto che deve far riflettere.

Canada: un orso confuso fra i rifiuti, lo scatto che fa riflettere

Canada – E’ uno “spettacolo” davvero desolante quello che si è presentato di fronte agli occhi di un fotografo in Canada, uno spettacolo che vede protagonista un orso, che con aria confusa siete sopra un mare di immondizia. La scena è stata immortalata in una discarica a cielo aperto dal fotografo canadese Troy Moth, che si trovava in una comunità dell’Ontario, in Canada, per girare un documentario. Moth non si aspettava di trovarsi di fronte a una situazione del genere, una situazione che lo ha lasciato tanto turbato da non essere riuscito a immortalarla, la prima volta che ha visto l’orso aggirarsi alla ricerca di cibo, in pessime condizioni, tra i rifiuti creati e gettati dall’uomo.

Una volta arrivato in quel luogo incredibile non riuscii a scattare

ha infatti spiegato il fotografo

Il giorno dopo decisi di tornare, ero più preparato ad affrontare quella situazione. Ho pianto quando ho scattato la foto, ho pianto quando ci ho lavorato. E di nuovo ho pianto tante volte quando ho ripensato a quel momento. E’ sicuramente la fotografia più straziante che io abbia mai scattato

Lo scatto, intitolato ‘Invisible Horseman – 2017‘ (il cavaliere invisibile) fa riferimento ai cavalieri dell’apocalisse, un tema che traspare in tutta la sua angoscia in questa foto.

Mi trovavo in un luogo isolato, non c’era nulla per miglia e miglia, solo rifiuti e natura. In quel momento ho realizzato come tutto quello fosse distante da noi, come tutto quello fosse in realtà invisibile agli occhi umani.

Di fronte a questa realtà, non possiamo fare a meno di pensare che, con la sua negligenza e la sua noncuranza, la razza umana sta distruggendo un pianeta che non appartiene solo all’uomo, ma anche ai tantissimi animali e piante che lo popolano. Come può essere giustificabile tutto questo?

via | Repubblica

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