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Cane che sa di aver sbagliato… o forse no

Una credenza popolare comune: il cane che sa di avere sbagliato e si nasconde per la vergogna. Ma non è proprio così.

Cane che sa di aver sbagliato… o forse no

Cane che sa di aver sbagliato – Questa è una delle credenze popolari più comuni, frutto probabilmente di un’eccessiva umanizzazione del cane: il cane che fa un guaio e che sa di aver sbagliato perché quando entriamo nella stanza corre a nascondersi per la vergogna. Credenze come queste sono provocate dalla cattiva abitudine di voler attribuire per comodità pensieri e ragionamenti umani al cane al posto di sforzarsi un pochino e capire invece come funziona veramente la mente del cane.

Il cane non sa di aver sbagliato, il cane ha paura di voi

Quello che succede è questo. Il cane fa un guaio (fa pipì e cacca dove non deve, distrugge le vostre scarpe nuove, tira tutto fuori dalla pattumiera, ruba la torta dal tavolo…), il proprietario rientra e il cane cosa fa? Si abbassa tutto impaurito, magari piagnucola e va a nascondersi. E il proprietario pensa che il cane sappia di aver sbagliato e che si stia vergognano. Ma non è così. Il cane in questo caso ha paura del nostro ritorno a casa. Ma perché?

Semplice. La mente del cane funziona per associazione immediata: buona azione, premio istantaneo, rinforzo positivo. Cattiva azione, sgridata, rinforzo negativo. Ma tutto questo deve essere immediato, contestuale. Il cane non ha la capacità di associare la nostra sgridata quando rientriamo in casa e troviamo il guaio a quel disastro fatto anche solo qualche minuto primo. Visto che la mente del cane funziona per associazione immediata, lui associata l’evento “sgridata” all’ultima cosa successa ovvero il nostro ingresso nella stanza. Quindi quello che stiamo insegnando al cane è ad avere paura del nostro ingresso in casa.

Quando il cane fa un guaio e noi rientriamo a casa, non si sta nascondendo per la vergogna, si nasconde perché gli abbiamo insegnato a temere il nostro rientro a casa. E questa situazione peggiorerà sempre di più, venendo rinforzata dalle nostre continue sgridate fuori tempo, creando ancora più ansia nel cane e instaurando tutta una serie di patologie comportamentali.

Cosa fare?

Queste in realtà sono solo nozioni di base, lo studio del comportamento del cane è molto più complesso di così e ha molte più sfumature. Tuttavia il fatto che molti proprietario non conoscano neanche questi elementi di base fa sì che ci siano continuamente richieste di aiuto per problemi comportamentali che si potrebbero evitare o prevenire se solo si sapesse come educare il cane, come approcciarsi correttamente lui e come funziona la mente del cane.

Visto che è probabile che in questi casi ci siano più problemi comportamentali e gestionali presenti (e non è detto che li abbiate notati tutti), conviene chiedere un consulto ad un educatore cinofilo nel caso il problema fosse strettamente di tipo educativo e gestionale, mentre nei casi di fobia e ansia bisogna rivolgersi a un veterinario comportamentalista.

Nell’attesa evitate di sgridare il cane per fatti avvenuti 5 minuti prima e non date enfasi alla cosa per evitare che il cane trasformi il guaio in una richiesta di attenzioni.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | andrewr

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