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Parafimosi nel cane: cause, sintomi e terapia

Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia della parafimosi nel cane.

Parafimosi nel cane: cause, sintomi e terapia

Parafimosi nel cane – Prima di parlare di cause, sintomi, diagnosi e terapia della parafimosi nel cane, andiamo a vedere di cosa si tratta. E’ quella patologia dove in pratica il pene, una volta estroflesso, non riesce più a rientrare nella cavità del prepuzio. Quindi diciamo che lo si nota soprattutto nei cani dopo che si sono accoppiati o anche quando rimangono in uno stato di perenne eccitazione per via delle femmine in calore. Diciamo che è una patologia che la si vede soprattutto nei cani, nei gatti è rarissima e succede solo quando il pene rimane ingarbugliato nei peli del prepuzio.

Parafimosi nel cane: cause e sintomi

Come anticipavamo, nel cane la parafimosi la si nota soprattutto dopo l’erezione, altre cause sono traumi locali, la presenza di fimosi e una anormale brevità del prepuzio del cane. Normalmente il pene non riesce più a rientrare nel prepuzio perché quest’ultimo si è arrotolato su se stesso. Questo capita probabilmente perché l’orifizio del prepuzio rimane appiccicato al pene e quando l’erezione cessa viene tirato dentro al prepuzio stesso. Ovviamente tutto ciò comporta un’errata circolazione a livello del pene.

I sintomi di parafimosi nel cane dipendono da quanto dura:

  • il pene inizialmente è normale e non dolente
  • poi dopo qualche minuto diventa gonfio, edematoso e aumenta il dolore
  • traumatismi
  • la superficie si secca e si screpola
  • necrosi della parte esposta
  • gangrena della parte esposta

Parafimosi nel cane: diagnosi e terapia

La diagnosi di parafimosi nel cane deriva semplicemente dall’anamnesi e dalla visita clinica. Talvolta il pene esposto è così edematoso e dolente che per visitare il cane bisogna sedarlo. La terapia prevede il riposizionamento corretto del prepuzio, garantire nuovamente la circolazione peniena e il riposizionamento del pene dentro al prepuzio. Praticamente bisogna tirare delicatamente indietro il prepuzio, fino a ritrovare l’orifizio e a ricollocarlo dove deve stare. Una volta eseguita la manovra, in teoria, la circolazione torna normale, l’edema e il gonfiore diminuiscono e anche il dolore si attenuta. Durante la manovra si possono usare lubrificanti per facilitare lo scivolamento. Se serve, poi, si usa terapia antibiotica in caso di lesione alla mucosa peniena.

In casi più gravi bisogna incidere il prepuzio e nei casi ancora più gravi, quando ormai si è aspettato troppo a portare il cane dal veterinario e sono comparse necrosi e gangrena, allora bisogna amputare il pene.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | chifei

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