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Il gatto mi ha graffiato: posso prendere la Rabbia?

No, se il gatto vi graffia non potete prendere la Rabbia. Soprattutto se siete in Italia.

Il gatto mi ha graffiato: posso prendere la Rabbia?

Ci sono molte persone preoccupate di poter prendere la Rabbia perché il loro gatto o un gatto randagio li ha graffiati. Purtroppo la Rabbia è una delle malattie più conosciute a livello di nome dalle persone, ma il problema è che non è abbastanza conosciuta per quanto riguarda modalità di trasmissione ed effettiva diffusione. Ci sono due ottimi motivi per cui se un gatto vi graffia in Italia non vi può trasmettere la Rabbia: perché non si trasmette col graffio e perché in Italia la Rabbia non c’è. E’ lo stesso problema che si ha col cane: cane che morde non vuol dire che abbia la Rabbia, soprattutto se vive in Italia.

Come si trasmette la Rabbia?

La Rabbia è una malattia virale trasmessa da un Lyssavirus, un virus altamente neurotropo. Solitamente la trasmissione avviene tramite l’inoculazione di saliva piena di virus nei tessuti. Quindi il modo classico nel quale si può prendere la Rabbia è il morso di un animale rabido. A questo proposito vale la pena fare una piccola precisazione: l’animale rabido è aggressivo per via della patologia, ma non tutti gli animali aggressivi hanno la Rabbia. Non confondete la Rabbia con la R maiuscola, malattia virale, con la rabbia con la r minuscola, sentimento negativo.

A volte il virus proveniente dalla saliva può entrare nel corpo attraverso ferite fresche o mucose. Di solito la saliva è infettiva quando si manifestano i sintomi, tuttavia spesso il virus è presente anche giorni prima dell’inizio della sintomatologia (anche fino a otto giorni prima dai sintomi).

La trasmissione tramite aerosol non è possibile, la sia è ottenuta solo sperimentalmente in laboratorio in condizioni particolari. Ed è stata ritrovata in natura solo in grotte piene di pipistrelli.

Ciò vuol dire che se un gatto vi graffia, non può trasmettervi la Rabbia perché deve mordervi o sgocciolare saliva su una ferita aperta o una mucosa. Ma anche se un gatto vi mordesse, qui in Italia non può trasmettervi la Rabbia perché in Italia non c’è la Rabbia.

In Italia non c’è la Rabbia

Chi vi dice il contrario o non ha controllato gli ultimi bollettini del Ministero della Salute o è una persona fortemente ansiosa. Questo perché in Italia la Rabbia semplicemente non c’è. Qualche anno fa si è avuto qualche caso nel Nord-Est, ma solo negli animali selvatici: non appena ci si è accorti del problema, è partita in automatico la vaccinazione obbligatoria per tutti i cani, gatti e furetti residenti in Trentino, Friuli e Veneto. Idem dicasi l’obbligo di vaccinazione per i pet che andavano in queste regioni. Sono poi anche stati sparsi nei boschi e nelle campagne gli appositi vaccini per i selvatici. Il risultato è stato di nuovo l’eradicazione.

Se qualcuno vi dice che la Rabbia c’è, che sa di qualche caso segnalato nella sua regione in cani e gatti, probabilmente si sta sbagliando e confondendo con qualche altra malattia. Questo perché se c’è anche solo il minimo sospetto di un animale rabido, partirebbe l’obbligo da parte del Ministero della Salute della vaccinazione obbligatoria per tutti i cani, gatti e furetti in quella regione. Se non è partita nessuna vaccinazione obbligatoria, vuol dire che quella segnalazione è fasulla o frutto di un abbaglio.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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