I randagi in Puglia: un’annosa questione
Dall’infanzia alla giovinezza ho conosciuto solo randagi. Nella mia città si creano dei veri e propri branchi, che specialmente di notte girano a caccia di cibo. Ho dovuto spiegare a mia figlia, con molta fatica, il perché non possiamo toccare o avvicinare questi animali. Alcuni di questi cani sono visibilmente malati e sofferenti, ache se […]
Dall’infanzia alla giovinezza ho conosciuto solo randagi. Nella mia città si creano dei veri e propri branchi, che specialmente di notte girano a caccia di cibo. Ho dovuto spiegare a mia figlia, con molta fatica, il perché non possiamo toccare o avvicinare questi animali.
Alcuni di questi cani sono visibilmente malati e sofferenti, ache se non tutti sono pericolosi. In effetti molte persone lasciano del cibo per questi poveri animali e anche se non ricevono, per ovvi motivi, coccole e carezze, stabiliscono dei rapporti pacifici con gli abitanti del quartiere.
Ci sono alcune persone che aiutano i randagi, grazie anche al servizio volontario di veterinari di buona volontà, ma non basta. Il problema è molto radicato e, a dirla tutta, al di là di una cronica mancanza di fondi, sembra comunque non interessare a nessuno.
Foto | Flickr