Petsblog Animali selvatici Nepal, aumenta il numero di tigri grazie a WWF e Fondazione Leonardo DiCaprio

Nepal, aumenta il numero di tigri grazie a WWF e Fondazione Leonardo DiCaprio

Il numero di tigri è finalmente in aumento in Nepal, anche grazie al WWF e alla Fondazione Leonardo DiCaprio.

Nepal, aumenta il numero di tigri grazie a WWF e Fondazione Leonardo DiCaprio

Il numero di tigri in Nepal è in costante aumento. E questa è un’ottima notizia. Nel 2013 erano appena 198. Oggi sono 235. La notizia, data in occasione del National Conservation Day, è davvero splendida e un plauso va all’associazione WWF che vuole raddoppiare il numero di tigri nel mondo entro il 2022.

Le tigri sono state censite tra il mese di novembre 2017 e il mese di aprile del 2018 nel Terai Arc Landscape, utilizzando foto trappole e software specializzati.

Bishwa Nath Oli, segretario del Ministero delle foreste e dell’ambiente, spiega:

Il nostro impegno per il piano d’azione per la conservazione della tigre continua. Proteggere le tigri è una priorità assoluta per il governo, le forze dell’ordine, le comunità locali e la comunità internazionale.

Leonardo Di Caprio, membro del consiglio del WWF-USA e presidente della Fondazione Leonardo Di Caprio che ha finanziato il progetto di conservazione della tigre in Nepal e in altre zone del mondo in occasione del Summit sulla tigre di San Pietroburgo nel 2010, aggiunge:

Questo significativo aumento della popolazione della tigre in Nepal è la prova che quando lavoriamo insieme possiamo ottenere grandi risultati anche per le specie più minacciate del Pianeta. Il Nepal è stato un leader negli sforzi per raddoppiare le tigri all’interno dei suoi confini e serve da modello per la conservazione della biodiversità in Asia e nel mondo. Sono orgoglioso della collaborazione della mia fondazione con il WWF per sostenere il Nepal e le comunità locali nel raddoppiare la popolazione di tigri selvatiche.

La popolazione di tigri in Asia oggi è stimata in meno di 4mila esemplari: le minacce del bracconaggio e della perdita del loro habitat sono ancora forti, ma questo è un piccolo passo in avanti.

Foto iStock

Seguici anche sui canali social