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Anemia: che cos’è e classificazione morfologica

Vediamo che cosa si intende con anemia e quale sia la sua classificazione morfologica.

Anemia: che cos’è e classificazione morfologica

Anemia – Quando si parla di anemia bisogna ricordarsi che è un segno clinico, non indica una malattia precisa. Mi spiego: se si scopre che il cane o il gatto è anemico si è solo all’inizio del processo diagnostico. Questo perché le cause di anemia nel cane e gatto possono essere diverse, ci sono diverse malattie e malfunzionamenti d’organo che possono provocarla e quindi bisogna proseguire con le indagini fino a capire da quale organo parte l’anemia. Questo non solo per stabilire la terapia, ma anche la prognosi.

Anemia: che cos’è e sintomi

Con il termine di anemia si indica una diminuzione dei globuli rossi (eritrociti), dell’emoglobina e/ dell’ematocrito nel sangue. E’ un’alterazione di laboratorio, non una malattia, quindi il suo riscontro vuol dire andare a cercare la causa dell’anemia. In generale l’anemia provoca una diminuzione della capacità dell’organismo di trasportare ossigeno alle cellule e come sintomi avremo:

  • tachicardia
  • abbattimento
  • letargia
  • incapacità di stare in stazione
  • intolleranza all’esercizio fisico
  • dispnea
  • mucose pallide (se c’è anche emolisi si avrà ittero con mucose gialle)

Per quanto riguarda il grado di anemia nel cane:

  • anemia lieve: PCV 30-37%
  • anemia moderata: PCV 20-29%
  • anemia grave: PCV 15-19%
  • anemia gravissima: PCV

Questo invece è il grado di anemia nel gatto:

  • anemia lieve: PCV 20-27%
  • anemia moderata: PCV 15-19%
  • anemia grave: PCV 10-14%
  • anemia gravissima: PCV

Anemia nel cane e gatto: classificazione morfologica

Basandosi sui due principali indici eritrocitari, MCV (volume corpuscolare medio) e MCHC (concentrazione emoglobinica corpuscolare media), ecco che si ha la classificazione morfologica dell’anemia:

  • normocitica normocromica (MVC e MCHC normali): provocata da infiammazione cronica o da deficit alimentari di vitamina B12 e folati
  • normocitica ipocromica (MCV normale, MCHC diminuito): rara, spesso dovuta a errori di laboratorio
  • microcitica normocromica (MCV diminuito, MCHC normale): infiammazione cronica (soprattutto insufficienza epatica, per sequestro del ferro in midollo, fegato e milza), alcune razze (Akita Inu, Shiba Inu), anemia ferropriva, iponatriemia
  • microcitica ipocromica (MCV e MCHC diminuiti): anemia ferropriva, infiammazione cronica, carenza di vitamina B6 (viene usata male l’emoglobina, ma si differenzia dalla vera anemia ferropriva perché in questo caso il ferro è normale)
  • macrocitica normocromica (MCV aumentato, MCHC normle): da ipossia cronica (cani brachicefali, cardiomiopatie e malattie polmonari croniche), rigenerativa, deficit di vitamina B12 e folati, da malassorbimento (Schnauzer gigante), displasia eritroide (gatti con FeLV), alcune razze (barboncino), ipernatriemia (per iperosmolarità)
  • macrocitica ipocromica (MCV aumentato, MCHC diminuito): anemia emolitica, emorragia avanzata (dopo 3-4 giorni dall’inizio dell’emorragia per la rigenerazione), ipernatriemia

Se avete notato non si parla mai di ipercromia o aumento dell’MCHC perché gli eritrociti sono a saturazione emoglobinica, quindi di più dentro non ce ne può stare. Se si trovano aumenti si tratta di artefatti legati alla lipemia o a riduzioni del PCV per emolisi, cosa che provoca falso aumento dell’MCHC.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | a_mason

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