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Calcoli di struvite nel gatto: cause, sintomi e terapia

Parliamo dell'urolitiasi più frequente nel gatto, i calcoli di struvite o triplo fosfato ammonico-magnesiaco: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia.

Calcoli di struvite nel gatto: cause, sintomi e terapia

Avevamo già parlato in precedenza della FUS nel gatto, oggi andremo a concentrarci sui calcoli di struvite nel gatto. Noti anche come fosfato ammonio-magnesiaco o triplo fosfato ammonio-magnesiaco, si tratta del tipo di cristalli e calcoli più frequentemente osservati nelle urine dei nostri gatti, spesso in associazione con FUS o cistiti. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia dei calcoli di struvite nei gatti.

Calcoli di struvite nel gatto: causa e terapia

Ci sono diversi fattori predisponenti lo sviluppo di calcoli di struvite nel gatto, i più comuni sono:

  • predisposizione genetica
  • urine con pH alcalino (da alimentazione non corretta o da infezioni batteriche in corso che alzano il pH delle urine)
  • infezione batterica in corso
  • urine molto concentrate
  • obesità
  • sterilizzazione
  • gatte femmine (si ha un’incidenza leggermente maggiore, ma in realtà cristalli e calcoli di struvite li si vedono regolarmente sia nei maschi che nelle femmine)

Quello che succede è questo: si una un’urina alcalina, magari molto concentrata perché il nostro gatto beve poco (di norma i gatti sani bevono poco), si ha sovrasaturazione delle urine, si formano i primi cristalli di struvite (il triplo fosfato ha il tipico aspetto a coperchio di bara) che possono poi unirsi e compattarsi a formare i calcoli di struvite veri e propri.

Come sintomi i calcoli di struvite provocano:

  • ematuria (urine con sangue)
  • disuria (difficoltà nell’urinare)
  • stranguria (dolore nell’urinare)
  • pollachiuria (minzioni frequenti)
  • minzione in luoghi insoliti
  • vocalizzazioni
  • zona genitale umida e bagnata che emana o meno cattivo odore
  • blocco vescicale nei maschi (con tutto ciò che comporta: gatto che sta fermo immobile, non mangia, non si muove, miagola dal dolore, aggredisce se gli si tocca l’addome, vomito per aumento dell’azotemia nel sangue, insufficienza renale, coma e morte se lo avete lasciato in blocco vescicale per giorni senza portarlo dal veterinario in tempo)

Tuttavia, spesso quando cominciano ad aumentare i cristalli abbiamo come primissimo sintomo il gatto che urina in posti insoliti, spesso scambiato dal proprietario per “dispetti”. E non sottolineeremo mai abbastanza che i gatti non fanno i dispetti.

Calcoli di struvite nel gatto: diagnosi e terapia

La diagnosi di calcoli di struvite nel gatto avviene a seguito di visita clinica, esame delle urine con sedimento e ecografia/RX addominale. Una volta stabilito che il gatto ha i calcoli di struvite, si provvederà a modificare la dieta in quanto i calcoli di struvite possono sciogliersi con l’alimentazione a patto che siano calcoli formati da sola struvite e che non siano eccessivamente grossi.

In questi casi o si adottano le apposite diete per sciogliere i calcoli, da passare poi in un secondo momento a diete di mantenimento (sono gatti predisposti geneticamente a formarli, se tornate alle diete normali è altamente probabile che il problema recidivi) o si attua alimentazione casalinga con integratori per acidificare le urine. Va da sé che devono essere corretti, là dove possibile, i fattori predisponenti, quindi vanno curate eventuali infezioni delle vie urinarie, si cerca di stimolare il gatto a bere di più per diluire le urine e, se possibile, si cerca di farlo dimagrire.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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