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Eliminazioni inappropriate e marcature urinarie nel gatto possono indicare un problema comportamentale

Se è vero che eliminazioni inappropriate o marcature territoriali possono essere indice di un problema alle vie urinarie, a volte essi indicano invece un problema comportamentale.

Eliminazioni inappropriate e marcature urinarie nel gatto possono indicare un problema comportamentale

Eliminazioni inappropriate o marcature urinarie possono indicare nel gatto due tipi di problemi: organico o comportamentale. Dal punto di vista del proprietario non è possibile distinguere quale sia la causa perché il risultato è sempre lo stesso: il gatto urina dove non deve. Dall’esterno non è possibile sapere se lo stia facendo a causa di calcoli, renella o se per richiamare l’attenzione a seguito di ansia, stress, noia o frustrazione. In generale, quando tutto funziona correttamente, il gatto va nella lettiera, scava una buchetta con le zampe anteriore e vi urina dentro, accucciandosi, sia che sia maschio o femmina. Poi gira su se stesso, annusa e copre ciò che ha fatto. Questo è però il comportamento normale.

Eliminazioni inappropriate: tipo di comportamento

In caso di eliminazioni inappropriate, il comportamento e rituale normale è alterato. Il gatto emette sì una notevole quantità di urina su substrati orizzontali che, però, non sono quelli giusti. In generale il gatto cercherà una superficie assorbente, ma sempre che non sia quella giusta. Inoltre la sequenza di urinazione descritta prima potrebbe essere uguale o diversa.

Marcatura urinaria: tipo di comportamento

Con la marcatura urinaria, invece, il gatto cerca di lasciare un messaggio olfattivo e visivo sia nei confronti di altri gatti che di altre specie, il tutto slegato dal bisogno effettivo di svuotare la vescica. Lo si vede come comportamento sia nei maschi che nelle femmine. La marcatura urinaria avviene solitamente su superfici verticali e ha una sua propria sequenza: il gatto annusa per cercare il posto giusto dove marcare, sta in piedi su quattro zampe senza accucciarsi, muove i piedi in maniera alternata, tiene la coda verticale e in vibrazione e marca. Poi annusa, eventualmente anche sollevando il labbro superiore per il comportamento di Flehmen.

Eliminazioni inappropriate e marcatura urinaria: cause

Come dicevamo prima, entrambi questi atteggiamenti possono avere sia cause organiche che comportamentali. Molto in generale, le cause organiche tendono ad essere più improvvise, mentre quelle comportamentali, in teoria, parlano di episodi sporadici qua e là nel corso del tempo e successivi incrementi in seguito a cambiamenti nell’ambiente e nel nucleo famigliare. Ho sottolineato “in teoria” perché il problema, in questi casi, è che spesso i primi segnali vengono trascurati o non visti dai proprietari, quindi il “No, non ha problemi vescicali perché non lo fa da adesso, ma sono mesi che lo fa” è semplicemente dovuto al fatto che il gatto si sta trascinando un problema alle vie urinarie non curato e ignorato da mesi.

Per quanto riguarda i problemi comportamentali, ansia, fobia, depressione possono avere come sintomi le eliminazioni inappropriate e la marcatura urinaria. Per questo vi dico sempre di consultare anche un veterinario comportamentalista in questi casi: bisogna scoprire quale sia la patologia comportamentale sottostante prima di pensare di poter correggere il comportamento. Se non sapete quale sia, come fate a correggerlo? In medicina comportamentale non basta un unico sintomo per emettere diagnosi (anche in tutto il resto a dire il vero), bisogna avere un quadro d’insieme per non compiere errori superficiali.

In generale le cause più frequenti di eliminazioni inappropriate dal punto di vista della medicina comportamentale sono:

  • sindrome da privazione sensoriale (si ha in gatti cresciuti durante i primi 3 mesi di vita in ambienti con pochi stimoli: i gatti non impareranno a creare strategie di adattamento agli stimoli e quando verranno introdotti in ambienti ricchi di stimoli, svilupperanno problemi comportamentali)
  • ansia da coabitazione (si ha in gatti che vivono nello stesso territorio, ma che non sono riusciti a instaurare un rapporto fra di loro)
  • errori gestionali (lettiere non pulite o pulite con scarsa frequenza, lettiere e sabbietta non di gradimento del gatto, lettiere poste in zone stressanti, numero di lettiere insufficienti rispetto al numero dei gatti)
  • mancato apprendimento del corretto substrato su cui urinare

In caso di marcature urinarie abbiamo:

  • ansia da coabitazione
  • ansia per modificazione dell’ambiente (si ha in gatti che subiscono traslochi o nel cui ambiente vengono introdotti nuovi membri della famiglia)
  • ansia da luogo chiuso (si ha in gatti che prima avevano accesso all’esterno e che vengono poi costretti a vivere in spazi ridotti o in gatti che vivono in appartamento senza che vengano appagate le loro esigenze etologiche e comportamentali)

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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