Petsblog Cani Cuba, la manifestazione in difesa dei cani randagi

Cuba, la manifestazione in difesa dei cani randagi

A Cuba una manifestazione spontanea, non organizzata da nessun ente, è scesa in piazza per difendere i diritti dei cani randagi.

Cuba, la manifestazione in difesa dei cani randagi

A Cuba più di 400 persone sono scese in piazza per una manifestazione spontanea a difesa dei diritti dei cani randagi. Si tratta della prima manifestazione popolare non organizzata da alcun ente governativo a fare questo. Il corteo ha avuto come meta finale la tomba di Jeannette Ryder. Nata negli Stati Uniti, a Cuba la donna aveva fondato la Società di protezione di bambini, animali e piante. Alla sua morte, il suo cagnolino Rinti si lasciò morire di fame e sete sulla tomba dell’amata padrona, nonostante i cubani cercassero di convincerlo a mangiare. La manifestazione si è tenuta lo scorso 7 aprile: lo scopo era quello di chiedere la fine dei maltrattamenti sugli animali.

Cuba: manifestazione per la tutela degli animali

A Cuba non era mai successo prima d’ora che venisse organizzata una marcia, una manifestazione o un corteo senza che ci fosse lo zampino di qualche ente o associazione legata al governo. Per questo motivo, lo scorso 7 aprile è stato ribattezzato come il “Dia del Perro”, il Giorno del Cane. Un evento storico, senza precedenti, destinato a fare storia. Purtroppo alla manifestazione c’è stata un’assenza di rilievo: non c’era l’Aniplant, unica organizzazione riconosciuta dal governo che si occupa degli animali. Il fatto è che Aniplant si è dovuta occupare di un altro evento quel giorno.

Alla manifestazione c’erano soprattutto gli attivisti dell’organizzazione Ceda (Cubani in difesa degli animali). Questa associazione, nata nel 2016, cerca di diminuire il numero di animali randagi, favorendone le adozioni, le sterilizzazioni e le vaccinazioni. Inoltre tenta anche di sensibilizzare le persone a diminuire la violenza verso cani e gatti. Il fatto è che, a Cuba, cani e gatti randagi non hanno vita facile: ogni giorno ne vengono catturati e uccisi parecchio e sono spesso vittime di violenze gratuite. Chissà che questa marcia non possa fare breccia nei cuori dei cubani?

Via | Agi

Foto | iStock

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