Petsblog Cani Malattie ormonali nel cane e gatto: quando fare i prelievi di controllo?

Malattie ormonali nel cane e gatto: quando fare i prelievi di controllo?

Parlando di monitoraggio terapeutico nelle principali malattie ormonali del cane e gatto (ma non solo), quando andrebbero fatti i prelievi di controllo?

Malattie ormonali nel cane e gatto: quando fare i prelievi di controllo?

Andando a parlare di malattie ormonali nel cane e gatto (ma non solo), è importante stabilire quando fare i prelievi di controllo. Determinate malattie come l’ipotiroidismo, il Cushing, il diabete mellito o anche l’epilessia (che non è ormonale, ma che si inserisce comunque nei monitoraggi), richiedono una determinata precisione nel monitoraggio terapeutico. Non parliamo dunque di diagnosi, ma di controllo successivo della malattia e dei farmaci utilizzati.

Questo perché molti proprietari, quando si tratta dei controlli, non si prendono la briga di concordarli prima col veterinario e si presentano a qualsiasi ora del giorno e della notte, tanto c’è da fare solo un prelievo, no? No, mi spiace, ma per queste malattie non solo deve essere rispettato il digiuno (per evitare lipemia del siero che fa sì che le macchine non riescano a leggere i valori richiesti), ma talvolta va rispettato anche un determinato orario da quando il farmaco è stato dato, altrimenti il risultato dell’esame non sarà attendibile.

Monitoraggio terapeutico per l’ipotiroidismo nel cane

Nel caso di un cane ipotiroideo sotto terapia con ormoni tiroidei, la prima misurazione della tiroxina va fatta da almeno un mese dall’inizio della terapia, prima non ha senso. Inoltre il prelievo di controllo va fatto a 4 ore di distanza dalla somministrazione del farmaco, prelievo a digiuno. Sarebbe, infatti, privo di logica farlo prima di aver somministrato il farmaco, perché troveresti per forza un valore basso. Lo scopo è quello di valutare i livello di tiroxina con il farmaco in circolazione.

Monitoraggio terapeutico per l’ipertiroidismo del gatto

A seconda del farmaco somministrato, i livelli di tiroxina del gatto (e anche di creatinina e urea per via dell’insufficienza renale che spesso accompagna i gatti con ipertiroidismo) andrebbero misurati a 10-21 giorni di distanza da quando è stata iniziata la terapia. Successivamente si fanno dei controlli ogni 2-4 settimane fino a normalizzazione dei valori, per arrivare a controlli periodici ogni 3-6 mesi. Anche qui il prelievo deve essere a digiuno, non importa il momento in cui è stato dato il farmaco.

Monitoraggio terapeutico per il diabete mellito del cane e gatto

Qui sarà di volta in volta il vostro veterinario a fornirvi le indicazioni sul momento in cui fare il prelievo, molto dipende dall’andamento della curva glicemica in quel momento. Potrebbe voler valutare la glicemia a fine effetto, prima di somministrare l’insulina oppure nell’istante di massimo effetto. Ricordatevi solo di seguire le indicazioni del veterinario: se vi ha detto di presentarvi a una determinata ora, non presentatevi due ore dopo perché vanificherete il piano di monitoraggio che il veterinario ha in mente per il diabete del vostro animale.

Monitoraggio terapeutico della sindrome di Cushing nel cane

In caso di monitoraggio della sindrome di Cushing nel cane con test di stimolazione con ACTH, solitamente si fa un primo controllo a una decina di giorni di distanza dall’inizio della terapia con trilostano. Poi, se tutto va bene, si passa a controlli a 4 e 12 settimane o dall’inizio o dall’aggiustamento della terapia, per arrivare a controlli ogni 3 mesi (solo se il cane è stabile).

Nel caso del test di stimolazione con ACTH per monitare la terapia, va fatto a 2-3 ore di distanza da quando il farmaco è stato fatto e si procede col solito doppio prelievo: T0, somministrazione dell’ACTH e T1 a un’ora di distanza.

Monitoraggio dell’epilessia

Lo so che non è ormonale, ma è uno dei monitoraggi che si fa con maggior frequenza. In caso di somministrazione di imepitoina o fenobarbitale, il primo controllo lo si fa ad almeno 3-4 settimane di distanza (prima non ha senso perché bisogna dare il tempo al farmaco di stabilizzarsi a livello ematico). Il prelievo è sempre a digiuno, ma indipendente dal momento in cui il farmaco è stato somministrato. Soprattutto col fenobarbitale, quando si fa il prelievo per la fenobarbitalemia, conviene controllare anche i valori epatici.

Nel caso si somministrasse del bromuro di potassio, anche qui il primo controllo viene fatto a 3 mesi di distanza (la concentrazione sierica ci mette più tempo a stabilizzarsi). Anche qui il prelievo può essere indipendente dal momento di somministrazione del farmaco.

Monitoraggio delle terapie con ciclosporina

In caso di terapie con ciclosporina, a causa dei suoi effetti immunodepressori e di possibile sviluppo di diabete insulino-resistente, un paio di giorni dopo l’inizio della terapia conviene fare un prelievo per misurare i suoi livelli nel sangue. In questo caso il prelievo deve essere fatto prima della somministrazione del farmaco per capire quale sia il livello minimo nel sangue.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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