Petsblog Gatti Blocco vescicale nel gatto e complicazioni più frequenti

Blocco vescicale nel gatto e complicazioni più frequenti

Quali sono le complicazioni perioperatore più frequenti del blocco vescicale (ostruzione uretrale) nel gatto con relativo intervento? Ecco i risultati di uno studio.

Blocco vescicale nel gatto e complicazioni più frequenti

Blocco vescicale nel gatto – Vi siete mai chiesti quali siano le complicazioni perioperatorie di un intervento per blocco vescicale o ostruzione uretrale in un gatto? La maggior parte dei proprietari ha una paura generica dell’anestesia, ma non si rende conto che il problema è relativo al fatto che, al di là delle imprevedibili reazioni allergiche all’anestesia, il gatto che arriva in blocco vescicale ha già parecchi parametri ematici alterati, cosa che di sicuro non aiuta nel corso di un’anestesia. Il problema è che comunque il paziente va posto in anestesia in quanto deve essere sbloccato, non può rimanere così. L’importante è sapere bene a cosa si va incontro e che i rischi sono inevitabili.

Blocco vescicale nel gatto: complicanze perioperatorie

Lo studio che ha messo in luce le complicanze perioperatorie del blocco vescicale nel gatto è quello dal titolo “Retrospective study of the perioperative management and complications of ureteral obstruction in 37 cats (pages 570–579)”, Alejandra Garcia de Carellan Mateo, David Brodbelt, Nicola Kulendra and Hatim Alibha. Veterinary Anaesthesia and Analgesia. Volume 42, Issue 6, pages 570–579, November 2015.

Si è trattato di uno studio retrospettivo che ha tirato le somme analizzando le cartelle cliniche di 37 gatti arrivati in blocco vescicale, gatti che hanno richiesto un’anestesia per cercare di risolvere l’ostruzione uretrale. Già prima di mettere il gatto in anestesia, tutti i gatti erano:

  • iperazotemici (sia urea che creatinina, quest’ultima addirittura fuori scala massima)
  • iperkaliemici

Quindi di base il gatto in blocco vescicale arriva già con un danno renale in atto. Ma come dicevamo non si può evitare di metterli in anestesia, il blocco va risolto altrimenti il gatto muore comunque. Ecco che allora nel corso dell’anestesia le complicanze più frequenti erano:

[progressbar title=”bradicardia” percentage=”yes” value=”21.6″]
[progressbar title=”ipotensione” percentage=”yes” value=”40.5″]
[progressbar title=”ipotermia” percentage=”yes” value=”86.5″]

Si è anche visto che i gatti più anziani e con concentrazioni pre anestesia maggiori di potassio e creatinina erano quelli a maggior tasso di mortalità.

Cosa vuol dire?

Questo per ribadire il concetto che il blocco vescicale nel gatto è sempre grave, soprattutto perché in media questi gatti vengono portati a visita anche dopo un paio di giorni che non riescono più a urinare, iperazotemici, con una situazione talmente grave che ormai non riescono neppure a stare più in piedi. Il gatto che non urina va portato subito dal veterinario: più aspettate e più il danno renale potrebbe essere irreversibile, più la creatinina e il potassio aumentaranno e più saranno i rischi di sviluppare complicazioni peri e postoperatorie.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | isfullofcrap

Via | Veterinary Anaesthesia and Analgesia

Seguici anche sui canali social