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Cosa fare se il gatto beve troppo

Se il gatto beve troppo è il sintomo di una malattia? Vediamo quando si parla di polipsia e come porvi rimedio.

Cosa fare se il gatto beve troppo

Il termine corretto per definire una sete eccessiva che porta il gatto a bere troppo è polidipsia, un disturbo che può portare alla poliuria, vale a dire la produzione eccessiva di urina. Anche se ad un occhio inesperto può sembrare un disturbo di poco conto, bisogna sapere che a lungo termine un gatto che beve troppo può andare incontro a diverse disfunzioni, anche gravi. La polidipsia può rivelarsi il primo sintomo di una serie di malattie e disturbi quali insufficienza renale, diabete mellito, infezioni, malattie al fegato, anomalie nelle ghiandole pituitaria e tiroidea.

Per essere considerato sano, un gatto deve bere ogni giorno una quantità che varia dai 20 ai 40 millilitri di acqua ogni mezzo kg di peso corporeo, compresi i liquidi presenti nel cibo in scatola (il cibo umido contiene, in proporzione, più acqua rispetto a quello secco). Oltre questa soglia si parla di polidipsia.

Per accorgersi di questo fenomeno, il padrone deve controllare attentamente quanta acqua beve il suo gatto e quanta urina produce. Per agevolare questo compito bisogna negare qualsiasi accesso all’acqua che non sia la ciotola (quindi evitare che beva dalla tazza del water piuttosto che da un rubinetto che gocciola). A questo punto riempire una ciotola con il quantitativo d’acqua ideale e controllare se nell’arco delle 24 ore il gatto l’ha bevuta tutta o se la finisce troppo presto. Nel caso di squilibri, portare l’animale dal veterinario.

È importante infatti stabilire la causa di questa sete eccessiva perché in condizioni normali il gatto non beve mai troppo. Le cause più comuni sono disturbi ormonali, iperattività delle ghiandole surrenali o della ghiandola tiroidea, diabete, disturbi renali, infezioni o valori del sangue anomali. Il veterinario sottopone il gatto ad una serie di esami come il peso specifico dell’urina, palpazione dell’addome ed altri tipi di controlli fisici. Il padrone inoltre dovrà riferire al veterinario alcune informazioni importanti come l’eventuale assunzione di farmaci, lo stato riproduttivo (ad esempio se il gatto è stato sterilizzato), l’emissione di odori anomali, cambiamenti nell’appetito o se il gatto urina in diversi angoli della casa. Non esiste una cura universale, la terapia cambia a seconda della causa scatenante la sete eccessiva.

Via | Petplace
Foto | Flickr

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