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Addomesticamento cani: tracce di allevamento nel Neolitico

Parlando di addomesticamento dei cani, alcuni studi sostengono che ci siano tracce di allevamento dei cani già in epoca Neolitica.

Addomesticamento cani: tracce di allevamento nel Neolitico

Nella storia dell’addestramento dei cani, ci sono due punti cardine: la collaborazione fra due specie per garantire la sopravvivenza di entrambe e i cani che inizialmente seguivano i campi umani per nutrirsi degli avanzi. Si tratta di due teorie entrambe vere, in luoghi e tempi diversi, ma persistono ancora grandi misteri in merito all’origine del sodalizio fra cani e umani. Ecco che allora un team di 35 persone ha scoperto l’esistenza di un allevamento di cani già nel Neolitico. Si trattava di un allevamento di cani da slitta risalente a circa 9.500 anni fa.

Cane e uomo: il primo allevamento della storia?

I ricercatori hanno scoperto che all’epoca, quelli che sarebbero poi diventati i cani da slitta, avevano delle mutazioni dei geni coinvolti nell’uso dell’ossigeno e nella sensibilità alla temperatura, cosa che li distingueva da altri cani o lupi. Gran parte di questo patrimonio genetico sopravvivere ancora oggi nei cani di razza Groenlandese, mentre negli Alaskan Malamute e nei Siberian Husky ce n’è un po’ di meno.

Tramite un articolo pubblicato su Science, i ricercatori hanno scoperto che non solo i cani sono stati addomesticati per la prima volta almeno 15.000 anni fa, ma che sono stati allevati selettivamente da 9.500 anni. In realtà i cani da slitta venivano utilizzati già 12.500 anni fa.

Lo studio, però, è andato oltre. Esaminando il DNA dei cani scoperti in un sito archeologico sull’isola di Zhokov nel Mare della Siberia, lo hanno correlato con il genoma di un lupo siberiano di 33.000 anni fa e con il genoma di 10 moderni cani da slitta. Hanno così notato che i cani di Zhokov erano molto più vicini, geneticamente parlando, ai moderni cani da slitta, soprattutto al Groenlandese.

Non si trattava di un antenato diretto, ma con i moderni cani da slitta aveva un antenato comune. I ricercatori hanno anche scoperto che i cani da slitta, sia quelli antichi che quelli moderni, non mostravano tracce di incroci con i lupi. Questo perché, forse, gli ibridi non erano molto utili per trainare le slitte.

Un passo successivo è stato quello di cercare geni diversi presenti nei cani da slitta. Uno di essi è coinvolto in diverse funzioni fisiologiche, fra cui il trasporto del calcio e la sensibilità alla temperatura. Un altro gene, invece, permette ai cani da slitta di affrontare meglio situazioni con basso tenore di ossigeno. Inoltre pare che abbiano geni specifici per affrontare meglio cibi ricchi di grassi, mentre non hanno quegli adattamenti utili per digerire gli amidi, cosa che si trova in altre razze di cani.

Tuttavia questi adattamenti dietetici non erano presenti nei cani di Zhokov, cosa che indica un cambiamento in un secondo momento.

Via | NewYorkTimes

Foto | Pixabay

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