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Ragazzino uccide a calci un gattino: il video finisce su Tik Tok

Un ragazzino prende a calci un gattino e lo uccide: gli amici pubblicano il video dell'impresa su Tik Tok.

Ragazzino uccide a calci un gattino: il video finisce su Tik Tok

Un ragazzino di 13 anni ha preso a calci un gattino uccidendolo. I fatti sono accaduti ieri a Casoria, in provincia di Napoli, di fronte a un gruppetto di amici che – non contenti del vergognoso gesto – hanno pensato bene di pubblicare la prodezza su Tik Tok.

E probabilmente hanno fatto bene, perché in caso contrario questa vicenda non sarebbe mai emersa. I ragazzini sarebbero tornati a casa pensando di averla fatta franca, lasciando un gattino innocente a morire nel mezzo di un marciapiede.

Invece proprio la voglia di esibirsi potrebbe aver messo in seri guai questi ragazzi, dei bambini che manifestano una crudeltà che lascia davvero senza parole. Il video postato sul famoso social network è stato notato da molte persone, che hanno segnalato e condannato il crimine commesso dal tredicenne. Immediatamente dopo la pubblicazione del filmato è partita una “caccia” per riuscire a identificare non solo l’autore del gesto, ma anche i suoi amici, che non hanno fatto niente per impedire che tutto ciò accadesse.

A quanto pare il gattino, scaraventato contro un muro dall’inaspettata e dolorosa pedata, sarebbe morto poco dopo, come spiegano i membri della Liv Onlus, che attraverso Facebook hanno reso noto l’accaduto:

Le notizie e gli aggiornamenti ieri sera si rincorrevano veloci mentre quel video faceva il giro del web. L’unica certezza, oggi, è che un essere vivente rimane morente sul bordo di un marciapiede, mentre un bambino di 13 anni lo guarda ridendo soddisfatto del gesto appena compiuto.

Purtroppo sarebbe facile dare la colpa di tutto questo ai social, ma la realtà è che Tik Tok, Instagram e Facebook sono spesso lo specchio di una società che fa rabbrividire. Dagli adolescenti che giocano fingendosi dei deportati della Seconda Guerra Mondiale a quelli che fanno appositamente degli sgambetti ai compagni per farli cadere (e pubblicano poi i video sui social), fino al tredicenne che prende a calci un gattino, pavoneggiandosi per il suo grande gesto. La colpa non è dei social network, ma molto più probabilmente di una mancanza di educazione e di una palese assenza di sensibilità e di empatia verso il prossimo.

Un gesto che contiene tanta di quella rabbia e violenza gratuita che no, da un ragazzino, non ti aspetti. – non può succedere – ti dici – sarà sicuramente un fake video – e speri così di trovare una qualche spiegazione così che quello che hai appena visto non sia veramente successo. E invece succede. È successo. È iniziata, una involuzione morale senza ritorno. Poveri figli nostri.

Non possiamo che associarci alle parole di Liv Onlus. Poveri i nostri figli e la nostra società. E povero il gattino e i tanti animali vittime di questa involuzione morale.

via | Il Messaggero
Foto di Šárka Jonášová da Pixabay

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