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6 consigli per ridurre l’ansia da separazione nel cane

Ecco sei consigli per ridurre l'ansia da separazione nel cane.

6 consigli per ridurre l’ansia da separazione nel cane

Ansia da separazione nel cane – L’ansia da separazione nel cane è una patologia comportamentale molto seria nel cane, ma purtroppo sottovalutata dai proprietari. Sottovalutata in due sensi. Nel primo è che spesso si ritengono normali comportamenti e interazioni fra uomo e cane che in realtà sono sbagliati, favorendo e rafforzando lo sviluppo della malattia. Nel secondo è che molti proprietari pensano che il problema si possa risolvere con un paio di consigli e un due giorni di terapia comportamentale. Ci sarebbe poi un terzo aspetto della faccenda da considerare. Di solito i proprietari si lamentano del problema perché il cane distrugge casa, disturba i vicini, ma nessuno che si soffermi mai a pensare che la vera vittima della patologia in questione è il cane, che è lui quello che sta soffrendo più degli altri.

Qui di seguito trovate sei suggerimenti e consigli per ridurre l’ansia da separazione nel cane, anche se da soli certamente non bastano. Si tratta di consigli da mettere in atto nell’attesa di chiedere un consulto con un veterinario comportamentalista che valuti il cane e studi insieme a voi un piano rieducativo (rieducativo sia per il cane che per il padrone):

  1. aumentate il numero di passeggiate: sia prima di andare via di casa che durante l’arco della giornata aumentate il tempo dedicato all’esercizio fisico del cane. Fate esaurire al cane le energie in eccesso durante la passeggiata in modo da non lasciarlo solo e bello carico in casa
  2. aumentate l’attività in casa: è lo stesso discorso di cui sopra. Se non avete tempo per fare lunghe passeggiate (ma dovreste trovarlo), cercate di aumentare le attività fatte in casa con il cane in modo che bruci le energie in eccesso, sia fisiche che mentali. Niente giochi che stimolano l’eccitazione (altrimenti siete daccapo), ma sedute di educazione, giochi del tipo “Scova l’oggetto”…
  3. aiutate il cane a creare associazioni mentali positive con la vostra uscita da casa: provate a cercare un giocattolo che gli piaccia particolarmente e che lo intrattenga, dateglielo prima di uscire e toglieteglielo quando rientrate (ovviamente dandogli qualcosa in cambio), in modo che associ l’esperienza positiva del giocattolo alla vostra uscita
  4. desensibilizzate il cane: non è solo l’atto di uscire di casa che provoca ansia da separazione nel cane, ma progressivamente il cane anticiperà sempre di più questa ansia e anche le manovre che vi portano ad uscire di casa provocheranno ansia (prendere le chiavi, mettersi la giacca…). Per desensibilizzarlo fate le false partenze: fate tutti i gesti che fate normalmente quando uscite, poi non uscite, ma vi sedete sul divano per una decina di minuti o ripetete al contrario tutti i gesti
  5. aumentate progressivamente il tempo nel quale il cane sta in casa da solo: è simile alle false partenze, quando il cane si è desensibilizzato a queste, ecco che uscite di casa per pochi minuti e poi rientrate, aumentando progressivamente il tempo in cui state fuori. In tutti questi casi ricordatevi sempre di non premiare mai l’iper eccitazione
  6. terapia farmacologica: esiste, ma non va usata con il fai-da-te (lo so che in umana si buttano giù Xanax e Prozac come se fosse acqua fresca e senza essere seguiti da un medico, ma i risultati poi si vedono) e deve essere usata dal veterinario comportamentalista in associazione alla terapia rieducativa, altrimenti mascherate solo i sintomi senza risolvere il problema

Via | 9News

Foto | rrrtem

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