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Polipi nasofaringei nel gatto: cause, sintomi e terapia

Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia dei polipi nasofaringei nel gatto.

Polipi nasofaringei nel gatto: cause, sintomi e terapia

Polipi nasofaringei nel gatto – Noti anche come polipi rinofaringei, non sono proprio così frequentissimi, ma neanche poi così rari. Possono formarsi in gatti di qualsiasi età e di norma originano nell’orecchio medio e fuoriescono dalla tromba di Eustachio nel rinofaringe. In realtà spesso si vedono polipi simili a questi sporgere nel canale uditivo esterno del gatto. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia di questi polipirinofaringei nel gatto, spesso di origine infiammatoria.

Polipi rinofaringei nel gatto: cause e sintomi

Come anticipavamo, solitamente questi polipi rinofaringei sono composti da tessuto infiammatorio rivestito dall’epitelio delle vie respiratorie. A dire il vero non si sa come si formino, anche se qualcuno sospetta un’origine virale, non solo da Herpesvirus e Calicivirus, ma anche da Papillomavirus.

A livello citologico è difficile distinguere fra polipo rinofaringeo e tessuti dell’orecchio medio cronicamente infiammati. Spesso la superficie del polipo appare ulcerata. Normalmente i polipi rinofaringei si diagnosticano più facilmente nei gatti giovani: l’età media è sull’anno e mezzo di vita. Però sono stati visti polipi rinofaringei in gattini e gatti anziani. Non c’è predisposizione di sesso e di razza. I polipi possono essere monolaterali o bilaterali. Nel caso di polipi monolaterali ogni tanto è stata riscontrata la presenza di otite media anche bilaterale.

I sintomi più comuni di polipi rinofaringei nel gatto sono:

  • respiro rumoroso, stertoroso
  • dispnea
  • scolo nasale
  • starnuti
  • tosse
  • disfagia

Meno comuni i sintomi a livello dell’orecchio:

  • otorrea
  • otite
  • testa ruotata

Talvolta sono presenti sintomi tipici della Sindrome di Horner:

  • miosi
  • ptosi palpebrale
  • enoftalmo
  • procidenza della terza palpebra

Polipi rinofaringei nel gatto: diagnosi e terapia

Se ho presenti entrambe le sintomatologie, sia a livello delle vie aeree superiori che a livello dell’orecchio, il sospetto diagnostico è abbastanza forte. Considerate poi che normalmente i sintomi sono presenti già da mesi al momento della diagnosi. La conferma può avvenire solamente tramite sedazione e esame endoscopico. Mentre il gatto è sedato va controllato attentamente anche il condotto uditivo e il timpano. Sempre mentre si è in sedazione si può fare un esame radiografico dell’orecchio medio, utilizzando la proiezione a bocca aperta e una ventrodorsale/dorsoventrale. Occhio però che l’assenza di alterazioni radiografiche a livello dell’orecchio medio non esclude la presenza di problemi. In questo caso si procede con una TC.

Le diagnosi differenziali comprendono:

  • malattie virali
  • rinosporidiosi
  • forme infiltrative linfocitarie o linfoplasmacellulari

La terapia definitiva è l’asportazione chirurgica del polipo. In questi casi starà al chirurgo consigliarvi se effettuare anche l’osteotomia della bolla timpanica per ridurre il rischio di recidive: questo perché una complicanza molto frequente in questo caso è la comparsa della Sindrome di Horner. Altra complicanza in questo caso possono essere le sindromi vestibolari permanenti con atassia, nistagmo e testa ruotata o paralisi del nervo facciale, con ptosi delle labbra, perdita di saliva e assenza del riflesso palpebrale.

Per quanto riguarda la Sindrome di Horner è una complicanza frequente anche della rimozione dei polipi tramite trazione: in questo caso normalmente la Sindrome rientra nell’arco di 1-3 settimane. Altre complicazioni possono essere la formazione di ascessi. Se si prova invece a tagliare il polipo alla base della tromba di Eustachio pare che ci siano meno rischi di sviluppo di Sindrome di Horner.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | barbourians

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