Petsblog Un cane muore dopo un intervento. Il giudice non riconosce nessun danno morale alla padrona

Un cane muore dopo un intervento. Il giudice non riconosce nessun danno morale alla padrona

Questa triste vicenda è iniziata nel lontano 2003 ma è arrivata a conclusione solo oggi. Chi ha avuto un cane ( o altro pet che sia) e lo ha visto passare a miglior vita sa quanto può essere difficile a livello emotivo non averlo più a fianco. Se succede per cause naturali uno se ne […]

Un cane muore dopo un intervento. Il giudice non riconosce nessun danno morale alla padrona


Questa triste vicenda è iniziata nel lontano 2003 ma è arrivata a conclusione solo oggi. Chi ha avuto un cane ( o altro pet che sia) e lo ha visto passare a miglior vita sa quanto può essere difficile a livello emotivo non averlo più a fianco. Se succede per cause naturali uno se ne fa, prima o poi, una ragione. Quando però l’amore di un amico ci viene portato via da un errore umano è lecito chiedere giustizia. Un rimborso spese credo non serva a nulla per quanto possa essere cospicuo ma potrebbe far impegnare di più i colpevoli (quantomeno per evitare di sborsare altri soldi).

In questo caso una sognora ha portato la sua cagnolina da due veterinari per un intervento di asportazione di un sospetto tumore. Dopo l’operazione Maya, questo il nome della cagnolina, ha subito un’emorragia ma è stata comunque dimessa ed è morta poche ore dopo a casa. La padrona di Maya ha citato i due veterinari in giudizio.

Il giudice ha stabilito che la responsabilità della morte di Maya è dei due veterinari che non hanno effettuato le analisi preventive necessarie, visto che Maya soffriva di sovrappeso e sospetta neoplasia) e di averla immediatamente dimessa quando sarebbe bastato tenerla un paio d’ore in osservazione per accorgersi del problema e salvarle la vita. Non ha ritenuto però giusto che i veterinari paghino per i danni morali seguiti alla morte del cane visto che, secondo lui, l’amore di un animale per il proprio padrone “Non si tratta di un diritto inviolabile” e ha imposto alla signora di pagare un terzo delle spese del processo.

Via| La Repubblica
Foto|Flickr

Seguici anche sui canali social