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Cosa fare se si trova un gatto ferito?

Cosa fare quando si trova un gatto ferito per strada? Ecco qualche consiglio.

Cosa fare se si trova un gatto ferito?

Gatto ferito – Vi siete ritrovati nella situazione di trovare un gatto ferito per strada, ma non sapete cosa fare? Ecco qualche consiglio su cosa fare e cosa non fare. Ovviamente il tutto riguarda gatti randagi feriti, non il vostro gatto di proprietà che vive fuori, in quel caso la situazione è diversa. Questo per specificare bene un concetto: il gatto che vive nel vostro giardino da dieci anni, non è considerato gatto randagio, ma gatto di proprietà. Il gatto randagio è quello che girovaga libero, che non ha proprietari o di cui nessuno sa nulla.

Cosa fare se si trova un gatto ferito o investito

Se si trova un gatto ferito per strada, come prima cosa bisogna avvicinarlo con cautela. Potrebbe essere spaventato, provare dolore per le ferite o semplicemente non essere abituato alle manipolazioni umane, per cui se ci mettete le mani sopra improvvisamente ecco che potreste rimediare qualche morso o graffio. Usate piuttosto una coperta per avvolgerlo e metterlo in un trasportino o uno scatolone.

Nel frattempo dovete avvisare i Servizi Veterinari dell’Asl di competenza della zona della presenza di un gatto ferito sul territorio: la legge impone che siano essi ad occuparsi dell’animale ferito. Ciascun Servizio Veterinario deve avere un veterinario reperibile di zona, non accettate risposte negative perché fa parte dei loro doveri pubblici. Ovvio che se il veterinario è già impegnato in un altro recupero non potrà sdoppiarsi.

Questo vale se il gatto non è di proprietà, se il gatto è di proprietà e sapete che appartiene ad un vostro vicino di casa, contattatelo immediatamente perché spetta a lui l’obbligo di portarlo a far visitare.

Se non riuscite a contattare i Servizi Veterinari e il gatto è gravemente ferito o evidente stato di sofferenza, è possibile portare il gatto dal proprio veterinario di fiducia o nell’ambulatorio veterinario/clinica/Pronto Soccorso veterinario/ospedale veterinario più vicino. E’ vero che la legge impone al veterinario il primo soccorso, ma con delle precisazioni. Il primo soccorso non esime la chiamata ai Servizi Veterinari che devono comunque farsi carico del gatto randagio ferito: il veterinario libero professionista deve adoperarsi per le prime misure di pronto soccorso in base alla situazione e alle proprie capacità, ma non può certo farsi carico della gestione sul lungo periodo del paziente per quanto riguarda ricovero e terapie.

Altra precisazione: se decidete di portare il gatto randagio dal veterinario, le spese saranno a vostro carico. Ovviamente sta al veterinario libero professionista stabilire se venire incontro al caso e quale tariffa applicare, ma non potrà farsi carico lui di tutte le spese. Anche se tecnicamente a farsene carico dovrebbe essere il Comune e il Sindaco, in quanto per legge appartengono a lui cani e gatti randagi sul territorio. Tuttavia a questo punto saltano fuori i guai e i vuoti normativi: ogni regione, ogni Asl ragiona a modo suo e interpreta i regolamenti. Ci sono Asl che hanno una buona compliance con i veterinari sul territorio e i cui Comuni accettano parcelle da parte del veterinario libero professionista per una prestazione di pronto soccorso su un animale randagio, altre che rifiutano qualsiasi rimborso se prima non è stato seguito l’iter burocratico (quindi prima segnalazione dell’animale ferito ai Vigili o ai Carabinieri se fuori orario, questi avvisano i Servizi Veterinari che provvedono al recupero dell’animale e decidono se ricoverarlo nelle strutture dell’Asl o presso cliniche convenzionate con Asl e comuni; se si rifiutano di intervenire, si parla di omissione di atti d’ufficio e d’inadempienza alla legge, per cui tecnicamente sarebbero denunciabili), altri ancora che sostengono che se il gatto viene portato d’urgenza da un veterinario libero professionista allora non viene più considerato randagio in nessun caso e via dicendo.

Cosa fare?

Bella domanda, che ci sia un vuoto normativo è un dato di fatto, che ogni Asl e Comune interpreti la legge a modo suo è un altro, che alcuni Comuni o Vigili non sappiano neppure che esistano tali obblighi è un altro ancora. E non parliamo poi di leggi comunali o regionali che si scontrano con leggi nazionali o col Codice Deontologico. Bisogna di volta in volta capire come funzionano le cose in loco e adattarsi di conseguenza.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | -cavin-

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